Asilo ‘I Cuccioli’, revocato il permesso

I bambini saranno ricollocati in altre strutture

L’asilo finito sotto sequestro

L’asilo finito sotto sequestro

Imola, 9 ottobre 2016 – Il nido ‘I Cuccioli’ di via Montecatone, finito sotto sequestro con un provvedimento del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna, non ha più il nulla osta del Comune a svolgere la propria attività.

L’amministrazione ha infatti revocato l’autorizzazione alla struttura che, nonostante sia totalmente privata e non convenzionata con il palazzo di piazza Matteotti, ha comunque bisogno del via libera comunale per essere in regola. È questo, in attesa che venga fatta chiarezza su una vicenda giudiziaria ancora carica di lati oscuri, il primo passo ufficiale mosso dall’amministrazione in relazione a un caso già sulla bocca di tutti in città.

Nel frattempo, però, i vertici dell’Ufficio Scuola hanno anche incontrato le famiglie dei bimbi iscritti al nido ‘I Cuccioli’, dove sono scattati i sigilli dopo le segnalazioni di alcuni genitori che contestano le modalità di gestione, amministrativa e soprattutto disciplinare, dell’asilo, e per questo motivo hanno ritirato da lì i loro figli ormai alcuni mesi fa.

L’obiettivo è chiaramente quello di ricollocare gli ultimi fuoriusciti, una decina di tutto, nelle altre strutture cittadine loro riservate. Non quelle direttamente gestite dal Comune, i cui posti a questo punto dell’anno sono già esauriti. Ma nei nidi convenzionati: pronti ad accogliere quanti dall’oggi al domani si sono ritrovati a dover abbandonare (a quanto pare controvoglia) gli spazi educativi in zona Piratello.

Sul fronte giudiziario, resta massimo il riserbo degli inquirenti sulla vicenda. Al momento, non si conoscono ancora le circostanze che hanno convinto il Gip ad accogliere la richiesta di sequestro preventivo formulata dalla Procura, né le eventuali ipotesi di reato a carico dei titolari. Titolari che, tra l’altro, al pari di una parte dei genitori assicurano di non essere mai stati sentiti dagli investitori in merito all’accaduto.

Cosa ha portato dunque la polizia giudiziaria a mettere i sigilli al nido ‘I Cuccioli’? Siamo nell’ambito delle ricostruzioni e delle ipotesi. Ci sono di sicuro le rimostranze (finite negli uffici della Procura) delle mamme e dei papà che si sono ribellati, al pari di alcune ‘dade’, alla proprietà del nido. Al di là dei nodi amministrativi, contestano i metodi educativi della titolare. In particolare, si parla dell’utilizzo del cosiddetto «time out», attraverso il quale si porta il bimbo colpevole di un comportamento scorretto a riflettere su quello che ha fatto isolandolo dal resto del gruppo.

Strumento che, agli occhi dei genitori insorti, deve essere sembrato un abuso dei mezzi di disciplina. Ma per avere un quadro più chiaro della vicenda bisognerà aspettare le prossime ore.