Tempo di lavori in autodromo. Due accordi per l’area commerciale

Interventi su barriere lungofiume, piazza e paddock: ecco come cambia l’impianto

L’intervento in corso sulle barriere del lungofiume in autodromo

L’intervento in corso sulle barriere del lungofiume in autodromo

Imola, 29 gennaio 2017 – È di nuovo tempo di lavori in autodromo. Complice la tradizionale sospensione invernale dell’attività, e con le condizioni climatiche tornate accettabili, in questi giorni all’interno dell’Enzo e Dino Ferrari i bolidi hanno lasciato spazio alle ruspe. Annunciati nei mesi scorsi, gli interventi da portare avanti grazie ai soldi di Con.Ami, al quale l’impianto è stato affidato in concessione dall’amministrazione a fine 2012 (Formula Imola cura solo l’attività in pista), sono tanti. E l’obiettivo è di farsi trovare pronti per l’arrivo della tappa imolese della Superbike, il 12 maggio.

Il pacchetto di lavori, in parte già approvato nel 2016 dalla Giunta, è contenuto nel Piano triennale del Consorzio pubblico. Parliamo in tutto di 7,7 milioni fino al 2019. Più della metà andranno a paddock 3, officine e attività commerciali. E in questo senso, ecco la novità: si parla di una trattativa appena conclusa, per l’affitto di due locali, con un operatore faentino attivo nel settore delle bici e una realtà imolese specializzata nella mobilità elettrica. Tornando alle ruspe, per ora si lavora all’ingresso del circuito per modificare la barriera lungofiume. E c’è già l’ok del Comune per la riqualificazione degli spazi del paddock 1 affacciati sull’area museale e la loro trasformazione in «piazza urbana». In tutto fanno circa 650mila euro.

A breve è inoltre prevista l’inaugurazione della nuova sala polivalente da 500 posti, costata 1,8 milioni (finanziamento regionale), che seguirà gli interventi da 400mila euro compiuti lo scorso anno su pista e certificazioni antincendio. Trecentomila euro è invece il costo della «digitalizzazione» del rinnovato (e contestatissimo) museo Checco Costa. Più in prospettiva, secondo i piani di Con.Ami si concluderà comunque entro la fine del 2017, c’è pure lo spostamento del centro medico (500mila euro). Ma con la Formula 1 sempre lontana, è dall’«hub turistico» (investimento da 1,3 milioni), strettamente collegato al polo commerciale, che ormai da anni ci si aspetta la spinta giusta per l’Enzo e Dino Ferrari. Anche in questo caso il piano è ambizioso, e le ricadute tutte da valutare.

Il percorso, nelle intenzioni, è però chiaro: museo, bar, ristorante self-service (per questi ultimi due si cerca un gestore che paghi minimo 100mila euro l’anno di affitto), zona dedicata a IF (la nuova società di promozione turistica imolese-faentina), una nuova location per i due simulatori di guida già presenti al Ferrari, spogliatoi, area relax-salottino, temporary shop, bici e altri negozi.