Scuola, al Carducci calano gli iscritti

Nuovo anno con una sola prima. A Sesto Imolese la percentuale peggiore

Studenti in classe (Foto archivio FotoGramma)

Studenti in classe (Foto archivio FotoGramma)

Imola, 15 settembre 2016 - Duemilasedici: fuga dalle scuole Carducci. Nello storico istituto del centro città, finito spesso sotto i riflettori negli ultimi tempi per l’alta presenza di bambini stranieri (a giugno si sfioravano punte del 60 per cento), il nuovo anno sui banchi comincia con un saldo negativo di 25 iscritti complessivi e una prima in meno rispetto a dodici mesi fa: dalle due del 2015 si passa infatti all’unica del 2016. E il motivo sono proprio i 19 arrivi in meno registrati nell’ultima finestra di immatricolazioni.

Uno scenario piuttosto sorprendente, dal momento che in tutta Imola c’è solo un altro caso di classe soppressa a livello di ex scuole elementari (oggi primarie). Succede in Pedagna, ma limitatamente alla sezione che svolge il tempo pieno e in un quadro nel quale le iscrizioni restano comunque in aumento. Un elemento sintomatico di come qualcosa, in via Cavour, dove pure l’amministrazione è intervenuta in maniera massiccia nell’ultimo lustro stanziando fondi ad hoc per l’integrazione, non stia andando per il verso giusto nel rapporto con le famiglie. Ma un dato che testimonia anche una volta di più, visto il peso dello stradario nella formulazione delle graduatorie, la progressiva desertificazione del centro storico anche dal punto di vista residenziale.

Anche perché il calo alle Carducci, compensato solo in parte dai 20 iscritti in più in quinta (in questo caso le classi passano da una a due ed è salvo il totale di nove), appare generalizzato: -9 alunni in seconda, -7 in terza e -10 in quarta. A conti fatti, nelle nove sezioni della scuola elementare, una flessione di 25 unità, superiore al 13%.

Ha fatto peggio solo (ma solo a livello percentuale) Sesto Imolese, che tra l’altro appartiene allo stesso istituto comprensivo delle Carducci, vale a dire il numero due, dove si passa da sette a sei sezioni. Istituto comprensivo che, a causa di questi segni meno, è l’unico sul Santerno a chiudere in contrazione rispetto al 2015, con tre classi perse (da 61 a 58) e 117 alunni non rimpiazzati (da 1.334 a 1.217, meno 8,77%) tra materne, elementari e medie.

Per il resto, il quadro è sostanzialmente stabile rispetto a un anno fa. All’appuntamento con la prima campanella del 2016/17 sono chiamati oggi oltre 10mila alunni, considerando complessivamente quelle che ormai vengono chiamate, primarie (elementari), secondarie di primo grado (medie) e superiori. Una lunga maratona che si concluderà solo il 7 giugno.

Tra i cambi al vertice, da sottolineare quello andato in scena, ormai un paio di settimane fa, al Polo liceale. Al posto del preside Lamberto Montanari, chiamato a Roma dal suo nuovo incarico di rappresentanza dei dirigenti scolastici nel Consiglio superiore della pubblica istruzione, è arrivato come reggente Roberto Fiorini, già preside anche dell’Istituto tecnico economico/liceo scientifico/ delle scienze umane ‘Enrico Mattei’ di San Lazzaro.