Imola, case popolari, riparte la vendita. L’obiettivo è incassare 400mila euro

Via libera della Giunta per alienare 16 tra appartamenti e garage. Lo Sportello antisfratto: "Basta, non si reinveste nell’emergenza abitativa"

Le case popolari di via Solieri-Lippi, un cui lotto sarà messo all’asta dal Comune

Le case popolari di via Solieri-Lippi, un cui lotto sarà messo all’asta dal Comune

Imola, 22 settembre 2017 - Il Comune riapre la vendita di una quota di case popolari di sua proprietà. Sulla scorta delle aste portate a termine nel recente passato, questa volta al miglior offerente vanno 16 unità immobiliari (6 alloggi e 10 autorimesse), alle quali è stato attribuito un prezzo base «stimato con riferimento ai valori di mercato dell’area imolese», si legge nella delibera approvata nei giorni scorsi dalla giunta. I lotti si trovano nelle vie Purocelo, Villa Clelia, San Francesco, Cesi, Lippi, Marconi e Solieri. Il loro prezzo varia dai 9mila ai 9.500 euro per le autorimesse e dai 44.500 agli 84.500 per gli appartamenti. In totale, l’obiettivo del Comune è di incassare una cifra vicina ai 400mila euro.

Si tratta, in alcuni casi, di immobili rimasti invenduti in occasione delle precedenti alienazioni in blocco. Alienazioni che, come ricordano dall’amministrazione, riguardano appartamenti in condomini «a proprietà mista», la cui gestione «si è dimostrata particolarmente onerosa per il Comune» e «inadatta ad una razionale gestione dell’Erp, visto il diverso ordine di priorità nella manutenzione straordinaria rispetto ai proprietari privati». Le risorse introitate – ricordano sempre dall’amministrazione – «sono vincolate al reinvestimento sul patrimonio di Erp (come previsto dalle direttive regionali, ndr) e consentono la riqualificazione e il ripristino di un complesso di immobili particolarmente vetusto».

Tutto bene, dunque? Niente affatto. Tra le unità a bando ce se sono infatti alcune occupate. In questo caso, il Comune assicura che «sono previste le opportune tutele per gli assegnatari che non possono o non intendano provvedere all’acquisto degli alloggi posti in vendita». E poi ci sono da registrare le forti proteste dello Sportello antisfratto imolese. Da tempo gli attivisti contestano infatti questa modalità di azione del Comune e adesso puntano il dito contro le politiche sulla casa della maggioranza, che sul tema hanno appena presentato una mozione in Consiglio.

«Un modo un po’ contraddittorio per garantire il diritto alla casa, in un periodo in cui sempre più persone ne hanno bisogno, quello di svendere all’asta anno dopo anno pezzi del patrimonio pubblico, senza tra l’altro investire praticamente nulla per rimpiazzare gli alloggi venduti con dei nuovi – protestano dallo Sportello antisfratto –. Assurdo in tal senso è il caso della trentina di alloggi vuoti in via Giovanni X, in un palazzo inaugurato nella scorsa campagna elettorale comunale, che a questo punto ci chiediamo se il sindaco intende re-inaugurare per le elezioni alle porte visto che è ancora per lo più inutilizzato».