Si scatena la guerra sulla ciclabile Mordano-Castel Del Rio

Proprietari terrieri contro amministratori pubblici sul tracciato del percorso che attraversa frutteti e campi coltivati

Devis Tattini è uno dei più strenui avversari della costruzione della ciclabile così com’è stata tracciata

Devis Tattini è uno dei più strenui avversari della costruzione della ciclabile così com’è stata tracciata

Imola, 20 luglio 2017 - «Più andiamo avanti più si ha la sensazione che questo progetto sia stato calato dall’alto. Ed è evidente che la pubblica amministrazione non ha cercato la partecipazione delle associazioni di categoria». Gianni Guerrini, vicedirettore di Confagricoltura Bologna nonché referente imolese, punta il dito contro le modalità con cui la politica locale ha gestito la partita della pista ciclabile tra Mordano e Castel del Rio.

Dopo l’approvazione del progetto definitivo redatto da Area Blu, le associazioni hanno presentato una serie di richieste di modifica in vari punti del tracciato. Le principali: «Sono state avanzate proposte di cambiamento a Mordano e San Prospero, dove la pista girerà sull’argine del Santerno», a tu per tu con frutteti e vigneti; «abbiamo chiesto delle modifiche in zona Codrignano dove il tracciato taglierà in due una proprietà – prosegue Guerrini -; poi c’è l’emblematico caso di Poli, su cui però ci è già stato risposto picche; infine sono state chieste alcune modifiche nell’area tra Fontanelice e Castel del Rio». L’azienda agricola di Guido Poli si trova a Fontanelice: una parte consistente di albicocchi dovrà essere rasa al suolo per fare spazio alla ciclabile. Situazione che si potrebbe evitare se la pista passasse da San Giovanni, borgata sulla Montanara già dotata di ciclabile, e da qui si facesse un prolungamento lungo il crinale senza mutilare nessuna attività. «Ma su questa richiesta ci è stato detto che non è possibile accoglierla», va avanti Guerrini. Prova a spiegare il sindaco Athos Ponti: «Si tratta di una scelta politica, in quanto a livello turistico è un percorso molto interessante. Infatti una cosa è passare sulla strada, un’altra vicino al fiume. Inoltre ritengo che l’azienda di Poli si trovi in uno dei punti più belli». E per questo, secondo il primo cittadino, sacrificabile. Tuttavia «stiamo valutando cosa è possibile fare». In questi giorni Area Blu e le associazioni effettueranno diversi sopralluoghi nelle aree interessate.

Ma Guerrini è cristallino: «Non nutriamo particolari speranze, siamo di fronte a un classico esercizio di potere. Abbiamo chiesto anche un incontro per parlare dei vincoli che porta con sé la delibera regionale per cui deve esserci una distanza di 10-30 metri tra le piste e i campi. Ma tutto tace». Non tace, invece, Devis Tattini, altro agricoltore di Fontanelice che a breve riceverà l’esproprio. «Non sono contrario alla ciclabile – dichiara –, ma profondamente deluso. Se avessero parlato prima con i cittadini, una soluzione si sarebbe trovata, ad esempio l’ex linea ferroviaria. Invece non c’è stata partecipazione. Ho saputo della ciclabile al bar, nessuna comunicazione ufficiale insomma. Subirò un esproprio di una decina di ettari, questo comporta un problema rispetto alla viabilità dei mezzi pesanti. Perciò impugnerò l’esproprio – assicura - e ci vedremo in tribunale».