Droga, maxi sequestro di marijuana e hashish

Fermato il furgone dell’uomo dov’erano nascoste esigue quantità. Il grosso del carico scovato con la perquisizione domiciliare

Ennesima operazione antidroga del commissariato di Imola, nonostante gli organici risicati e in perenne affanno

Ennesima operazione antidroga del commissariato di Imola, nonostante gli organici risicati e in perenne affanno

Imola, 6 gennaio 2017 - Cinquantasei chilogrammi di droga sono stati sequestrati dalla polizia di Imola. È il bilancio di un’operazione condotta martedì 3 gennaio dagli uomini del commissariato di via Mazzini. Gli agenti avrebbero messo le mani su 55 chilogrammi di marijuana e uno di hashish. Il tutto pare sia partito da un mirato controllo su strada effettuato da una volante della polizia alla periferia di Imola. I poliziotti avrebbero fermato un furgone condotto da un cittadino imolese. A seguito di un controllo approfondito all’interno del mezzo, gli agenti hanno scoperto diversi grammi di sostanza stupefacente. Sarebbe poi stata la successiva perquisizione nell’abitazione dell’uomo a permettere alla polizia di intercettare il grosso della sostanza stupefacente.

Ma, nell’attesa di conoscere i dettagli dell’operazione antidroga che verranno resi noti la prossima settimana dalla questura di Bologna, l’imolese Gianni Tonelli, segretario generale del Sindacato autonomo di polizia, punta nuovamente il dito contro - a suo dire - «lo smantellamento dell’intero apparato di sicurezza nazionale» che colpirebbe anche il commissariato sotto l’Orologio. Una battaglia che il poliziotto-sindacalista porta avanti da tempo: lo scorso 21 marzo Tonelli terminò un lungo periodo (61 giorni) di sciopero della fame per iniziare un vero e proprio tour in giro per l’Italia, allo scopo di «mantenere alta l’attenzione – aveva dichiarato - e continuare a dire ‘no’ ai tagli dell’apparato, perché il problema sicurezza esiste ed è sotto gli occhi di tutti, a Imola come in altre città».

E stavolta, alla luce dell’operazione dell’altro giorno, Tonelli alza il tiro: «Oramai siamo arrivati al punto che sequestriamo quintali di droga – enfatizza -, ma ciò nonostante continuiamo a essere pesantemente sotto organico. La questura di Bologna non rimpiazza a sufficienza le unità che vanno in pensione. Molte volte la volante non riesce neppure a uscire perché mancano gli uomini». Poi rincara la dose: «Imola è sempre in fortissima difficoltà, siamo quasi al collasso. Nonostante questo il lavoro dei colleghi è encomiabile. Operazioni come quella dell’altro giorno sono un esempio e ho motivo di ritenere che il lavoro svolto non sia figlio di una casualità, bensì di un controllo mirato. Ma servono ulteriori energie umane, anche perché Imola è una realtà complessa e strategica dal punto di vista geografico. Invece siamo sotto organico di una ventina di unità. In commissariato abbiamo 59 persone – conclude -, ma ci sono province in Italia con 30mila abitanti e 180 agenti».