Imola, successo di pubblico per i Fantaveicoli

Ecco i vincitori di ogni categoria

Uno dei veicoli in gara

Uno dei veicoli in gara

Imola, 12 febbraio 2018 - Un serpentone di famiglie, gruppi di amici dall’autodromo Enzo e Dino Ferrari a Piazza Matteotti. La 21esima edizione del Carnevale dei Fantaveicoli non ha tradito le attese incuriosendo tantissime persone che hanno passato un bel pomeriggio per merito anche del sole che ha riscaldato la prima parte della sfilata.

Al via c’erano 40 fantaveicoli, di cui 30 in concorso: uno nella categoria Scuole, sei tra i «Maxi Fantaveicoli», 18 tra i Fantaveicoli, cinque come «Gruppi Mascherati». Tra i carri oltre tre metri e mezzo ha trionfato il faentino Rino Savini con «Un mondo fantastico», davanti al «Ciclocamper» dell’Associazione Campeggiatori Imolese. Sul terzo gradino del podio è salito il veneto Fabio Baron con «Sempre più in alto». Il veterano Vittorio Tassoni, tra i Fantaveicoli, ha sbaragliato la concorrenza con «L’equilibrista», regolando Marilena Rossi di Massa Lombarda con «Dalle nostre valli la famiglia di fenicotteri» e l’altro costruttore storico, Davide Ropa, con «Il camaleonte».

Nella categoria «Gruppi mascherati» a vincere è stato «Wacky Races» del Gruppo Emoticon di Imola. Medaglia d’argento per «Carte romagnole, meno telefonino più beccaccino» del gruppo «Le arachidi imolesi». Terzo posto per «L’Olimpo può attendere» della «Compagnia dei babbi e delle mamme». La scuola primaria «Pelloni Tabanelli», col carro «Slego la fantasia», si è invece aggiudicata il Grifon d’Oro e una targa della Cooperativa Ceramica d’Imola. Il premio di Radio Bruno per il fantaveicolo più ‘musicale’ è andato a «Il bilico» di Andrea Benati e Marco Venturelli di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena mentre il Premio Hera, una «Ricicletta», city bike costruita in alluminio riciclato, lo ha vinto «Se è uno sport diamo un fucile anche a loro» del massese Renato Mancini. Premi speciali, uno offerto da Fico a Marco Magnani di Reggio Emilia per il suo «Che fanta. «Io svirgolo...» e l’altro per l’imolese Laura Capirossi, alla decima partecipazione.