Il sindaco Manca dà ragione a Manara che chiede più trasparenza a Formula Imola

Dopo la lettera aperta del presidente di Con.Ami sull’accesso agli atti dell’autodromo

Il sindaco Daniele Manca

Il sindaco Daniele Manca

Imola, 8 aprile 2017–Sindaco Daniele Manca, il presidente di Con.Ami Stefano Manara è intervenuto ieri con una lettera aperta indirizzata a Formula Imola per chiedere ai vertici della società maggiore trasparenza nella diffusione dei documenti relativi all’attività dell’autodromo. Siamo alla resa dei conti tra la parte pubblica e quella privata del circuito? «Non c’è nessuna resa dei conti. Con.Ami è azionista di maggioranza della società (possiede l’85% di Formula Imola, ndr) e risponde ai 23 Comuni del Consorzio. E’ chiaro che di fronte a valutazioni che riguardano i consiglieri comunali è stato giusto intervenire per tutelare il sistema di pubblica utilità. L’intervento di Manara era finalizzato a quello: ci sono delle norme e vanno rispettate. Le incomprensioni nascono perché chi arriva dal settore privato non si rende conto fino in fondo di come funzioni il sistema pubblico».

Non crede però che dopo un’uscita così netta, come quella di Manara, il ruolo di Formula Imola e dei suoi vertici, il presidente Uberto Selvatico Estense e il direttore Pier Giovanni Ricci, rischi ora di subire un forte ridimensionamento? «No, bisogna fare riferimento al nuovo regolamento sull’accesso agli atti che la società ha adottato su nostra richiesta. Si tratta di uno strumento che rende esplicito il diritto di accesso dei consiglieri comunali e sgombera il campo dagli equivoci».

Il regolamento, però, in alcuni passaggi sembra voler scoraggiare le istanze dei consiglieri comunali, soprattutto nella parte in cui apre alla possibilità del pagamento delle spese sostenute dalla società per ricerca e produzione dei documenti richiesti. «Il regolamento ognuno può leggerlo vuole, però stiamo alla sostanza: dice che la società deve rendicontare quanto fa. Ci sono due esigenze: da un lato tutelare i diritti dei consiglieri comunali, dall’altro essere trasparente nei confronti dei cittadini. Dunque, qualora le richieste di documenti fossero particolarmente onerose per Formula Imola e vadano al di là delle semplici fotocopie di atti, penso per esempio a un planivolumetrico, è giusto che i consiglieri comunali lo sappiano».

Nelle risposte alle ultime richieste di accesso agli atti, però, Formula Imola ha già presentato il conto alle forze politiche di opposizione, per ora solo virtuale, di alcune centinaia di euro anche per delle semplici fotocopie in bianco e nero. «Qui nessuno vuole lucrare su nulla. Ma è un dovere della società dire ai cittadini quanto costano i documenti richiesti. Se si fanno 150 accessi agli atti, e si arriva a un importo totale di 2mila euro, dobbiamo dirlo che vengono spese risorse pubbliche. E i consiglieri comunali devono fare un lavoro responsabile che non danneggi la società. Poi il regolamento si può scrivere meglio, ma nessuno si è mai sognato di far pagare un atto richiesto».

La presa di posizione di Manara, su un tema così delicato, è sembrata la prima mossa da aspirante sindaco. Ce lo vedrebbe al suo posto? «Lasciamo stare, parliamo di cose serie. Manara sta facendo un lavoro importante come presidente di Con.Ami e nel Cda di Hera, non credo proprio che fare il sindaco sia tra le sue aspirazioni».