Razzia in pieno centro, i ladri tornano al Giusto scambio

Il blitz per la seconda volta a un passo dall’Orologio. Furto e danni per mille euro

Il cartello affisso a un vetro

Il cartello affisso a un vetro

Imola, 17 ottobre 2016 - Sono tornati per la seconda volta, sabato notte, e proprio a un passo dall’Orologio. Il negozio preso di mira è la ‘Bottega Giusto Scambio’, nel cuore del centro storico e anche in questa occasione i ladri non si sono fermati neppure davanti a un’attività che vende prodotti del commercio equo e solidale.

A rendere noto il furto sono proprio i volontari del negozio di via Appia, che raccontano come nella notte fra sabato e domenica ignoti abbiano scassinato la porta. «Fra i soldi rubati – spiegano amareggiati –, la porta e la cassa da aggiustare, il danno si aggirerà intorno ai mille euro». In più, «è la seconda volta che ci capita. Chi porta via i guadagni di un’attività lecita è sempre da condannare. Tanto più nel nostro caso perché ‘Giusto Scambio’ è un negozio particolare: facciamo parte delle botteghe del mondo, cioè di un circuito noto come Comes, Commercio equo e solidale. Il Comes garantisce ai produttori una paga equa e rispetto dell’ambiente, impegnandosi con consumatori e consumatrici per la massima trasparenza di ingredienti, costi e origine. Chi lavora nel negozio e nel magazzino di ‘Giusto Scambio’ non è pagato ma svolge un’attività del tutto volontaria». «Per queste ragioni – concludono dall’esercizio commerciale –, nel dare notizia di quanto accaduto, chiediamo a chi crede nell’importanza del nostro impegno sociale di sostenerci passando da noi in questi giorni per un incoraggiamento, che male non fa e magari per un piccolo acquisto».

L’episodio precedente risale al dicembre 2014, a due giorni di distanza da blitz ai Gruppi consiliari del Comune. In quell’occasione la volontaria di turno aveva scoperto la razzia notturna. I ladri avevano divelto un sopraporta in truciolato largo quanto la vetrina, alto nemmeno una trentina di centimetri. I ladri erano entrati da quella ‘fessura’, dando prova di grande funambolismo e agilità. E sparendo con tutti i soldi.