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di CRISTINA DEGLIESPOSTI
«VERGOGNATEVI. Se non fate subito qualcosa non paghiamo più l’affitto». Pesantissime le accuse che ieri pomeriggio una decina di residenti del condomio popolare Acer di via Noiret 2 ha lanciato alla giunta del sindaco Daniele Manca, durante la seduta del consiglio comunale. Stanchi di denunciare sui giornali lo stato d’abbandono e incuria in cui versa il palazzo — negli ultimi mesi preso di mira anche da un’invasione di scarafaggi nei primi due piani — senza vedere azioni concrete delle istituzioni, gli abitanti hanno deciso di portare la protesta in aula. Un vero e proprio blitz durato una manciata di minuti, prima che il presidente del consiglio Paola Lanzon interrompesse la seduta e il sindaco e gli assessori Ivan Vigna (casa) e Roberto Visani (sanità) incontrassero in maniera riservata un paio di condomini.
MANCAVANO pochi minuti alle 16 quando il gruppetto (c’era anche una donna in avanzato stato di gravidanza) è entrato in silenzio in aula e ha srlotolato due striscioni davanti a tutti i consiglieri. «Vogliamo scegliere noi gli animali con cui vivere», era scritto nel primo. «Non solo doveri ma anche diritti», nel secondo. Poi Cristina Pirazzini, la portavoce delle ventisette famiglie dello stabile, ha iniziato a leggere una lettera in cui informava il consiglio del perché di quella ‘irruzione’ in aula. Poche battute e subito lo stop del presidente Lanzon che ha invitato i condomini a uscire. A quel punto la situazione è degenerata in un crescendo di battute. «È uno scandalo — ha gridato Pirazzini —, non ci considerate: questo dobbiamo fare per essere ascoltati. Vergogna». E ancora: «Chiamate pure i carabinieri, li portiamo a vedere come ci fate vivere. Quest’anno è arrivata una bolletta del riscaldamento da 38mila euro per quanto sono messe bene le nostre case». Poi la minaccia: «Se non fate subito qualcosa, dal 1° gennaio non pagheremo più l’affitto». Subito è stato fatto l’incontro a porte chiuse tra sindaco, assessori e condomini. Mentre il consiglio è ripreso tra le proteste dell’opposizione che chiedeva di poter incontrare il gruppo di dimostranti. I problemi sollevati sono quelli che il Carlino ha pubblicato a inizio ottobre: infiltrazioni d’acqua, muffe nelle stanze, odori nauseabondi di fogna e per finire scarafaggi e formiche che escono dalle condutture nei primi due piani del palazzo. Un palazzo che, a detta di Pirazzini, «in 25 anni non ha mai avuto manutenzione. Abbiamo fatto fare una perizia da una ditta che lo ha detto chiaro e tondo. Il palazzo è marcio dalle fondamenta».
IERI mattina, su richiesta dei consiglieri dell’Ucd Riccardo Mondini e Antonio Pezzi, l’Ausl ha fatto un’ispezione igienica prelevando alcuni campioni anche degli insetti. La posizione del Comune è affidata all’assessore Vigna. In sintesi: la disinfestazione degli scarafaggi è a carico degli inquilini; sulle bollette di Hera e sugli affitti arretrati sono state concesse rateizzazioni, ma da un sopralluogo dei tecnici Acer è escluso un malfunzionamento della caldaia condominiale. Per le infiltrazioni, Vigna riferisce che un intervento è stato fatto a primavera, ma perché il problema sia risolto del tutto serve aerazione, imbiancatura e rimozione delle muffe dai locali che dovrà essere coperta dall’assicurazione sul palazzo. «Abbiamo anche riconfermato l’impegno — dice Vigna — per un ulteriore sopralluogo insieme ai tecnici comunali e di Acer, per verificare che non ci siano problemi strutturali o di stabilità».