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di CRISTINA DEGLIESPOSTI
«PRONTO, ho appena visto un leone vicino alla San Carlo». Deve essere suonata più o meno così la telefonata del camionista che, ieri mattina, ha chiamato il 112 segnalando la presenza di un felino che si aggirava nei pressi della vecchia provinciale, in zona outlet. E subito si è messa in moto una vera e propria battuta di ricerca che, nel giro di un paio d’ore, ha smobilitato una cinquantina di uomini delle forze dell’ordine.
LA TELEFONATA al 112 è arrivata intorno alle 6,50 da un giovane camionista italiano che stava transitando a ridosso del ponte dell’autostrada. Ai militari l’uomo ha raccontato di aver appena visto, lungo il ciglio della strada, un cucciolo di leone. Ma la descrizione che ha reso — ha parlato di un felino di colore scuro — ha fatto più pensare a una pantera. Non potendosi fermare perché stava trasportando un carico, il camionista ha proseguito fino a destinazione, ma a Verona, in mattinata, ha confermato l’avvistamento ai carabinieri. Popo dopo la segnalazione, la voce è rimbalzata all’impazzata nella zona. Chiunque viaggiava sulla vecchia San Carlo non poteva non notare il massiccio dispiegamento di uomini in divisa che, nel giro di un’ora, si è messo in moto alla ricerca del ‘felino di Poggio Piccolo’: carabinieri da tutte le stazioni del circondario, polizia provinciale, municipale e corpo forestale dello Stato. Il perché è presto detto. Se di una ‘bufala’ o di un ‘abbaglio’ si poteva pensare all’inizio, nel giro di poco sono iniziate ad arrivare le prime segnalazioni. Una in particolare, fatta da un allevatore di mucche, ha riferito di aver visto lo stesso animale di colore scuro tra i campi di casa sua lungo la San Carlo, passata la cooperativa Tre Spighe in direzione Medicina. L’assembramento di uomini in divisa si è precipitato dalle parti del civico 4965 della vecchia provinciale. E lì almeno sei carabinieri, tra la nebbia fitta, hanno sostenuto di aver visto un animale nero di grossa taglia con una lunga coda a tubolare. Una pantera, si direbbe, se non fosse che poi l’animale si è dileguato e mai più avvistato. Una troupe televisiva accorsa sul posto ha ripreso in lontananza un animale di colore chiaro che poi la polizia provinciale ha detto essere una volpe. A metà mattinata le forze dell’ordine avevano circoscritto la zona per un diametro di dieci chilometri. Le ricerche si sono concentrate intorno ad alcuni fienili, un allevamento di mucche, qualche casa e una cascina diroccata infestata da erbacce e rampicanti che avrebbe potuto essere un rifugio perfetto. Nulla, nessun’altra segnalazione nemmeno di animali sbranati.
FIN dal primo mattino i carabinieri avevano preso contatto con i circhi in zona. Uno — quello di Praga della famiglia Cristiani — è presente in questi giorni a Castel San Pietro, ma ha solo tigri e nessuna di queste era sparita. Un domatore però ha partecipato alle prime ricerche su richiesta proprio dei carabinieri. Gli uomini del Cites della Forestale non hanno trovato impronte nel terreno asciutto, nè peli per poter identificare l’eventuale specie. Anche l’unità cinofila della polizia proviciale, attrezzata con fucili a narcotici, sul posto nel pomeriggio, non ha raggiunto migliori risultati. La Forestale ha anche fatto verifiche sui felini di tipo esotico che di recente sono stati sottoposti a sequestro in Italia, ma non risulta nessun episodio di fuga. Oggi saranno effettuate verifiche su allevamenti e negozianti di animali della zona di Imola. Verso sera le ricerche sono state abbandonate. Saranno riprese solo in caso di nuove segnalazioni.