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di LIDIA GOLINELLI
VERRA’ rinnovato per il 2011 il patto fra il Comune e la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola per aiutare le famiglie colpite dalla crisi attraverso contributi per il reinserimento sul lavoro, fondi per il pagamento dell’affitto e agevolazioni per i servizi scolastici. Lo stanziamento 2010 è noto: 1,2 milioni di euro di cui 600mila messi a disposizione dalla Fondazione, che per il prossimo anno prevede elargizioni in aumento. «La proposta è di arrivare a 700mila euro destinando i 100mila in più alla scuola», annuncia il presidente Sergio Santi, che attende per oggi l’approvazione del piano da parte del consiglio generale.
«GLI EFFETTI della crisi economica continuano a farsi sentire — aggiunge Santi —; non bisogna abbassare la guardia, ma continuare a predisporre misure per sostenere le famiglie e garantire l’accesso ai servizi». Ma intanto dal budget 2010 restano 350mila euro del pacchetto Fondazione e vengono utilizzati ora per il finanziamento di due bandi che verranno pubblicati a breve: uno per l’erogazione di 600 euro al mese (per non più di sei mesi) a chi, senza lavoro e ammortizzatori, intende frequentare corsi di formazione; l’altro per un contributo straordinario destinato all’affitto (un massimo mensile di 500 euro e complessivo di 4mila).
Il pacchetto per i disoccupati conta su 300mila euro, ma il primo bando ne ha distribuiti 100mila: su 110 domande ne sono state ammesse 23 (16 comunitari, di cui 11 italiani, e 7 extracomunitari). Il fondo per l’affitto è invece di 250mila euro e nella prima fase è stato impiegato per poco più di 100mila. A beneficiare del buono sono state 36 famiglie (su 76 domande) con contributi variabili: il 17% fino a 1.000 euro; un altro 17% tra i 1.001 a 2.000; il 6% tra i 2.001 e i 3.000; il restante 60% fino a 4.000. «La prima fase del progetto — osserva il sindaco Daniele Manca — ha dato risultati concreti e tangibili; siamo pronti a continuare». L’impegno del Comune — sul fronte delle tariffe per i servizi scolastici e del sostegno alle famiglie numerose e disagiate — si traduce in minori entrate dai servizi per le scuole pubbliche (quasi 500mila euro quest’anno) e in maggiori contributi per quelle private (oltre 170mila euro). Tirando le somme: 670mila euro contro i 617mila dello scorso anno.
PIÙ CONSISTENTE, registrano in Comune, l’aumento delle agevolazioni legate all’Isee speciale (calibra le tariffe sul reddito attuale e non su quello dell’anno precedente) riservate alle famiglie numerose o con redditi tagliati per la perdita del lavoro. Quest’anno il conto delle agevolazioni arriva a 427mila euro in più; mentre la percentuale degli utenti con tariffa personalizzata ha raggiunto il 78%. Un dato che l’amministrazione comunale sottolinea come segno di avvicinamento a un obiettivo: modulare le tariffe sulle esigenze delle famiglie.