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di CRISTINA DEGLIESPOSTI
«COI PROVENTI delle sanzioni finanzieremo uno studio sull’impatto acustico nelle zone critiche intorno all’autodromo». È la promessa del sindaco Daniele Manca che intende destinare ogni euro delle 34 multe comminate ieri dalla polizia municipale a Formula Imola a mitigare la difficile convivenza tra le attività motoristiche dell’autodromo e i residenti. La relazione dell’Arpa, basata sui rilievi fonometrici all’Enzo e Dino Ferrari, è stata chiara: su 130 eventi in calendario, 66 volte è stato superato il limite di 70 dB imposto dalla normativa nazionale sul rumore. Ieri mattina l’assessore all’Ambiente Luciano Mazzini ha fatto chiarezza. «L’Arpa ha acquisito i dati fino al 29 ottobre e a quella data erano state autorizzate 32 giornate in deroga — dice —, la 33esima era l’11 novembre, esclusa quindi dalla relazione. Le sanzioni comminate escludendo le giornate autorizzate sono quindi 34», come sostenuto dal Comitato autodromo. Una super multa da circa 34mila euro complessivi, ammesso che la municipale non abbia maggiorato le sanzioni vista le reiterazione della violazione (può arrivare a 10mila euro l’una). «Servono dei correttivi alle giornate commerciali — commenta Manca, che respinge le richieste di dimissioni di Mazzini della lista Per Imola —. Non basta stare ‘al pelo’ dentro i limiti perché i cittadini non percepiscano i rumori. Avvieremo un percorso di confronto coi residenti e la società quando diventerà a maggioranza pubblica, ma l’autodromo dovrebbe funzionare 365 giorni l’anno». I vertici di Formula Imola tacciono e l’ufficio stampa sentenzia solo un paio di frasi, come «siamo in attesa di comunicazioni dal Comune» e «se ci sono state infrazioni pagheremo». Sugli sforamenti l’ex curatore fallimentare Fabrizio Carbone precisa di aver «sempre fornito al Comune i dati dei fonometri. L’Arpa non mi ha mai fatto richiesta e la normativa non prevedeva esplicitamente la consegna dei dati a quell’ente». Poi precisa che «al mio arrivo il calendario era quasi tutto già impostato. Lo scopo era mantenere in valore la società, non avevo le competenze per dire che dati eventi avrebbero sforato i limiti».
RICCARDO Mondini (Ucd) chiede la convocazione della commissione autodromo e punta il dito sul conflitto di interessi in cui si troverà il Comune: «Sarà controllore di se stesso visto che fa parte di Con.Ami e il consorzio sarà socio di maggioranza di Formula Imola». Infine il Movimento 5 stelle imolese ironizza sul calendario («perché limitarsi a sole 34 contravvenzioni per 34mila euro quando avrebbero potuto incassarne 331mila?») e invita il Comune ad approvare una delibera che obblighi la polizia municipale «a parcheggiare in divieto per poi farsi la multa».