Marco Lucchinelli, il destino beffardo di 'Cavallo pazzo'

I grandi successi nel mondo delle corse, poi una vita spericolata. Con una grande passione condivisa col figlio Cristiano: quella per le due ruote

Marco Lucchinelli con in braccio il figlio Cristiano in una foto degli anni '80 (Ansa)

Marco Lucchinelli con in braccio il figlio Cristiano in una foto degli anni '80 (Ansa)

Imola, 6 luglio 2017 - La storia di Cristiano e quella del padre Marco. Una vita vissuta su due ruote, sempre alla ricerca della velocità, tanto è vero che il giovane Cristiano Lucchinelli – morto per un incidente a 37 anni non ancora compiuti – era istruttore appassionato di guida sicura, con quella ‘Lucchinelli Experience’ che aveva fondato insieme al padre per insegnare a tutti, ragazzi e ragazze, i segreti della moto sicura.

Ma il destino beffardo ha interrotto la vita del figlio dell’ex campione del mondo di moto, nella classe regina 500, e ha tagliato quel legame fortissimo che il padre Marco aveva con il piccolo, sorridente e riccioluto, visto nella foto postata su Facebook proprio dal padre, seduto davanti a lui sulla moto guidata oltre trent’anni fa. Lo schianto è avvenuto l’altro ieri nel bolognese. Cristiano è finito contro un Range Rover che stava svoltando, per poi essere sbalzato contro una recinzione. 

  Una tragedia che rappresenta solo l’ultimo guaio di un campione della velocità che cominciò a correre in moto nella classe 250 a metà degli anni Settanta, dimostrando un incredibile coraggio e una indubbia dose di incoscienza, tanto che nel giro di poco fu soprannominato ‘cavallo pazzo’.

Amatissimo dal pubblico, era capace di ‘sverniciare’ campioni come Barry Sheene e Kenny Roberts, e di fumarsi con noncuranza una sigaretta sul podio. Un podio che raggiunse, sul primo scalino, nella stagione 1981 sulla mitica Suzuki bianca e blu del team Gallina.

I guai? Erano forse cominciati con le tante cadute in pista, che però non lo hanno mai fermato, anche perché per fortuna i danni furono relativi. Tra alti e bassi, e messi da parte rapporti tumultuosi con le donne, Marco Lucchinelli è diventato padre di Cristiano nel 1980, il 12 luglio. Un figlio molto amato, e forse fragile quanto il padre, come avrebbe dimostrato la cronaca di alcuni anni fa. 

Marco Lucchinelli è stato campione del mondo di motociclismo classe 500 con la Suzuki, nel 1981.

L’ex campione intanto lascia le corse, e inciampa in una storia di droga per la quale viene arrestato. Prosciolto, dirà poi che la cella lo aveva aiutato. Una franchezza difficile da rinvenire, ma sempre presente anche ora, quando Lucchinelli appare in tv come commentatore di motociclismo nel circuito Eurosport. Indimenticabili le sue parole contro Lorenzo e il famoso ‘biscotto’ ai danni di Rossi nel 2015.

Ma prima di apparire in tv, Lucchinelli padre aveva dovuto affrontare anche l’ultimo ostacolo, quell’arresto del figlio Cristiano, nel 2012, per detenzione di stupefacenti. Una vicenda che finì sulle prime pagine dei giornali, difficile da digerire.

Ma quella tempesta era passata, e i due Lucchinelli avevano messo su la ‘Lucchinelli Experience’, capace di allestire una serie infinita di appuntamenti, tra corsi in pista e itinerari in collina per imparare la guida sicura in moto. Quella moto, una Mv Agusta, che l’altra sera Cristiano ha guidato per l’ultima volta, prima dello schianto mortale a Poggio Piccolo di Castel Guelfo.

E ora il padre tra le lacrime dice: «Non so cosa dire, non so cosa dire... è mio figlio, gli ho voluto bene». L’ultima tragedia. La più grande che un genitore possa affrontare.