Imola, avevano 32 chili di marijuana nel baule

Tre arresti della polizia hanno interrotto il rifornimento a città e circondario

Maxi sequestro di marijuana (Isolapress)

Maxi sequestro di marijuana (Isolapress)

Imola, 19 ottobre 2017 - La pista seguita dai poliziotti si è rivelata quella giusta. E lunedì scorso gli uomini del commissariato di via Mazzini, coadiuvati dalla Mobile di Bologna, hanno arrestato due albanesi – 24 e 25 anni – e una 26enne italiana. I tre sono stati sorpresi in auto, tra Imola e Riolo Terme, con quasi 32 chili di marijuana. Il lavoro degli agenti è partito mesi fa, quando a gennaio arrestarono un 22enne italiano fermato da una pattuglia per un controllo.

Trovato in possesso di 70 grammi di erba, i poliziotti avevano deciso di effettuare una perquisizione domiciliare, a seguito della quale individuarono 54 chilogrammi di marijuana. Nei confronti del ragazzo scattarono le manette (sceglierà poi il processo con rito abbreviato), ma il lavoro della polizia non si è certo fermato. È partita quindi un’intensa attività di investigazione, coordinata dal pm Michele Martorelli, con l’obiettivo di trovare chi avesse rifornito il 22enne. E l’indagine ha portato ai tre arrestati lunedì scorso, tutti residenti in zona e già noti alle forze dell’ordine per reati analoghi. Così in questi mesi i poliziotti gli sono stati alle calcagna, seguendoli nei loro abituali spostamenti, a Imola e dintorni.

TRE GIORNI FA, il terzetto è salito su due auto differenti: la donna era sola a bordo di un veicolo, mentre davanti a lei, su un altro mezzo, c’erano i due albanesi, quasi a farle da ‘staffetta’. Tra Imola e Riolo, gli agenti hanno deciso di intervenire. Dopo un controllo, la polizia ha trovato 31,9 chili di marijuana nascosti nel bagagliaio dell’auto su cui viaggiava l’italiana. Sequestrati anche sei cellulari. La droga, che sul mercato al dettaglio avrebbe fruttato 180mila euro, era incellophanata in diversi pacchi.

Ora i tre, che dovranno rispondere del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante dell’ingente quantitativo, si trovano in carcere a Bologna, in attesa della convalida dell’arresto. La polizia ritiene che non tutta la droga fosse destinata all’imolese. Tra le ipotesi del commissariato, la possibilità che lo stupefacente fosse stato appena acquistato oppure che i tre lo stessero spostando da un luogo all’altro. Attualmente, sono in corso le analisi di laboratorio sulla sostanza per tentare di capire la provenienza della droga, anche se non sarà facile risalire all’intero percorso di approvvigionamento della marijuana.