Imola, piove sui banchi. Chiusa la sede centrale del Cassiano

Problemi pure in piscina. Il meteorologo: "Caduti 5 centimetri di neve"

Infiltrazioni d’acqua nella piscina di viale Oriani a causa dello sciogliemento della neve di lunedì

Infiltrazioni d’acqua nella piscina di viale Oriani a causa dello sciogliemento della neve di lunedì

Imola, 15 novembre 2017 -  ​E’ pesante il bilancio dell’ondata di maltempo che, nella giornata di lunedì, ha attraversato Imola e il suo circondario. La situazione più critica è al momento quella del plesso centrale del Cassiano, in via Ariosto: l’attività didattica è stata infatti sospesa a seguito delle pesanti infiltrazioni che, a causa dello scioglimento della neve, provengono dal tetto dell’edificio. Ma un problema analogo si registra anche all’interno della piscina comunale di via Oriani, dove l’acqua entra dalle lampade posizionate proprio sopra la vasca grande.

Nel primo caso, già da ieri sono a casa gli alunni di undici classi: 1ªC, 2ªC, 4ªC, 5ªC, 1ªD, 2ªD, 3ªD, 4ªD, 5ªD, 1ªE e 5ªE. Nel complesso, circa 250 alunni. «La scuola rimarrà chiusa finché non verrà trovata una soluzione che ne permetta la fruibilità – spiega il preside Enrico Michelini dopo il sopralluogo dei Vigili del fuoco in via Ariosto –. I locali hanno problemi gravi. Va bene il maltempo e la neve, ma nonostante i continui lavori di manutenzione compiuti la scorsa estate, e quella prima ancora, il tetto continua a lasciare filtrare acqua». Del resto, i pompieri sono stati chiari: «La struttura è compromessa dal punto di vista della sicurezza», riferisce Michelini, che invita la Città metropolitana a «prendere in considerazione una soluzione alternativa». Questo perché, prosegue il preside, il rientro degli studenti tra i banchi «non sarà immediato» e di certo «i ragazzi non possono perdere l’anno scolastico».

Problema infiltrazioni anche all’interno piscina, dove nelle ultime ore sono spuntati vari secchi. E fa discutere, sul web, un video nel quale si vede l’acqua venire giù dal tetto attraverso le lampade che illuminano la vasca. Piove sul bagnato, insomma. Ma quanta neve è servita per mettere a così dura prova la tenuta delle strutture pubbliche imolesi, oltre che a mettere ko la viabilità nella giornata di lunedì? Cinque centimetri, come testimoniano i dati raccolti dal laboratorio meteo dell’istituto Scarabelli.

«Lo stato massimo non ha mai superato quella soglia – spiega il responsabile Fausto Ravaldi –. Ma va detto che una precipitazione così intensa, in pianura, ha colto di sorpresa anche gli addetti ai lavori. Le nevicate erano infatti previste a quote non inferiori ai 3/400 metri». E dopo la coltre bianca, è arrivata l’acqua. Lo scioglimento della prima, seguito dall’abbondante pioggia, ha portato a 100 millimetri il livello di precipitazioni in un giorno. Tornando alla neve, i fiocchi sulla città non cadevano, di questi tempi, da quasi vent’anni. I dati storici del laboratorio meteo dello Scarabelli riportano infatti 4 centimetri caduti nel novembre del 1999, 8 nel 1988 e 11 nel 1980. Prima ancora, c’era stata una nevicata con 16 centimetri di accumulo nel 1978 e un’altra addirittura di 19 nel 1977. «Ora la situazione delle temperature sta tornando alla normalità – conclude Ravaldi –. E non è detto che, vista la nevicata anticipata, dobbiamo per forza aspettarci un inverno ricco di precipitazioni di questo tipo».