Imola, due parcheggi per disabili diventano deposito di sterpaglie

Succede davanti agli uffici postali del quartiere Campanella. Protesta la Lega

I parcheggi usati come deposito di sterpaglie

I parcheggi usati come deposito di sterpaglie

Imola, 30 novembre 2017 - Posteggi per gli invalidi utilizzati come deposito di sterpaglie. Succede nell’area destinata al parcheggio delle auto davanti agli uffici postali del quartiere Campanella. A denunciare l’accaduto è il segretario della Lega Nord imolese, Marco Casalini. “Da almeno tre giorni un ammasso di sterpaglie è stato accatastato all’interno del parcheggio tra le vie Campanella e Cartesio, proprio davanti all’ufficio postale, – racconta l’esponente del Carroccio – e per non farsi mancare nulla si è ben pensato di utilizzare come deposito per queste sterpaglie gli spazi adibiti a posteggi per gli invalidi. Mi domando se chi ha lasciato per tanti giorni questo materiale probabilmente scarto di potature, si sia fatto qualche scrupolo pensando di non dover scegliere un altro posto alternativo a quello scelto”. Si vedono in effetti auto parcheggiate (con il pass da invalido esposto) fuori dalle righe per effetto dell’occupazione dei posteggi per via delle sterpaglie accumulate. “Si possono tollerare momenti temporanei di disagio dovuti a dei lavori eccezionali – continua Casalini – ma non possiamo restare zitti quando questi disagi rimangono per troppi giorni. Non è possibile mettere in difficoltà quelle fasce di cittadini che proprio per la loro situazione dovrebbero avere invece un occhio di riguardo in più. Lo sgombero delle sterpaglie deve avvenire prima possibile e da parte di amministrazione e di tutti i responsabili dovrebbero arrivare le scuse verso quei cittadini che in questi giorni hanno richiesto la rimozione e segnalato il disagio”. Come fa sapere l’esponente del Carroccio, sarebbero infatti già diverse le chiamate alle forze di polizia locale per segnalare l’occupazione degli stalli per invalidi da queste sterpaglie. “Non vogliamo che gli invalidi vengano ricordati solo quando è il momento di farsi belli e rendersi umani davanti alla città – conclude Casalini – chiediamo che il rispetto per loro sia costante e si renda a loro una vita più degna e decorosa”.