Sassoleone, dai libri alla terra. Ecco la storia di Fabrizio

Il 45enne ha vinto un concorso letterario nazionale ed è stato premiato a Genova

Fabrizio Romagnoli originario di Bologna ora vive a Sassoleone

Fabrizio Romagnoli originario di Bologna ora vive a Sassoleone

Sassoleone (Imola), 30 novembre 2017 - Una scelta di vita controcorrente, ovvero mollare la città per andare a vivere e soprattutto a lavorare in campagna, anzi in mezzo ai boschi. Scegliere la natura con tutti i sacrifici ma anche la calma che richiede a dispetto del cemento e della vita frenetica che spesso impone la città. E’ quello che ha fatto Fabrizio Romagnoli con la sua famiglia: da Bologna è ‘emigrato’ nella valle del Sillaro e poi si è stabilito a Sassoleone.

Quarantacinque anni, una laurea in Lettere Moderne, ha unito alla passione dell’orto quella per la letteratura e la scrittura maturata prima al tempo del liceo e quindi dell’università. Tra vanghe, zappe e rastrelli ha sempre letto molto e si è cimentato a scrivere racconti tanto che ha vinto il premio letterario nazionale ‘Parole di Terra’ dedicato proprio al mondo agreste con il suo racconto ‘Liquidi’ che è stato premiato a Genova.

«Quindici anni fa – ricorda questo poeta- contadino – ho deciso insieme a mia moglie Eszter di dare concretezza alla vita fino a quel momento spesa solo sui libri. Una fattoria, spersa tra la natura selvaggia della valle del Sillaro, è stata come la nuova enciclopedia da cui imparare e su cui crescere: come gestire un castagneto, allevare animali, ristrutturare una casa, impiantare un frutteto, fare un orto, guidare un trattore. Abbiamo cercato di fare dell’autosufficienza uno stile di vita imparando a produrci il nostro cibo e la nostra energia senza dovere dipendere da altri».

Anni di esperimenti, sogni e gioie e poi, inevitabilmente, sono arrivati anche problemi, delusioni e sconfitte. «Il sommarsi delle fatiche, del reddito scarso, del selvatico tutto intorno che cercava di riprendersi quello che gli avevamo sottratto, del peso della burocrazia e in ultimo di un clima che non dava più certezze hanno fatto nascere nuovi dubbi – sottolinea – . La passione per la letteratura però era rimasta e l’idea di questo racconto nasce proprio da questi contrasti. Me ne stavo a contemplare i danni che la siccità stava facendo, interrogandomi se avesse ancora senso restare lì, e la vista di un albero di albicocchi del tutto inaspettatamente carico di frutti mi ha ridato per un attimo fiducia e ottimismo. Ci sono soddisfazioni inattese nella vita in campagna, magari piccole cose che però ti tengono ancorato lì sperando di farle diventare grandi».

E tutto questo è stato messo nero su bianco nel racconto che poi è stato premiato dalla giuria. Romagnoli lo ha dedicato alla sua famiglia e a Enrico, poeta e fotografo, nonché fornaio di Sassoleone, che è scomparso di recente. E come ogni scrittore che si rispetti dopo la prova del racconto, Fabrizio Romagnoli ha già pronto nel cassetto un romanzo da inviare alle case editrici o a un altro concorso letterario a cui partecipare.