Imola, commissariato al freddo. Appello del Sap al Questore

Il segretario Longhi: «Dai bagni esce acqua, e la caldaia è sempre rotta»

L’ingresso del commissariato di Imola

L’ingresso del commissariato di Imola

Imola, 8 gennaio 2017 - «Una struttura fatiscente e irrispettosa di qualsiasi normativa sulla sicurezza». Descrive così il commissariato di Imola il segretario regionale del Sindacato autonomo di Polizia, Andrea Longhi. Il suo è un vero e proprio grido d’allarme indirizzato direttamente al Questore di Bologna, al fine di «tutelare la salute del personale di Polizia operante in quegli uffici e dei cittadini che accedono alla struttura».

In una nota diffusa ieri, il sindacalista evidenzia che «dopo il ritardo nell’accensione dell’impianto di riscaldamento, ora probabilmente siamo alla sua completa paralisi. In questi mesi i tecnici sono stati chiamati innumerevoli volte per la riparazione delle caldaie, senza ottenere risultati che durassero poco più di qualche giorno. Sicuramente lunedì, dopo tre giorni di fermo completo, il servizio sarà effettuato con temperature estremamente rigide».

Le preoccupazioni di Longhi fanno seguito a quelle avanzate nei giorni da Gianni Tonelli, segretario nazionale del Sap, che dalle colonne di questo giornale aveva puntato il dito nei confronti della Questura di Bologna per «non rimpiazzare a sufficienza le unità che a Imola vanno in pensione». Ottenendo, a suo dire, un solo risultato: «Molte volte la volante non riesce neppure a uscire perché mancano gli uomini».

C’è di più. Secondo quanto dichiarato da Longhi, giovedì «l’atrio di accesso all’ufficio P.A.S. appariva letteralmente inondato da acqua proveniente dall’attiguo bagno, con gli utenti in fila in attesa in punta di piedi per non bagnarsi i pantaloni». Ma il piano inferiore del commissariato di via Mazzini sarebbe anche colpito da un «terribile odore di fogna», portando i cittadini a chiedere di aprire le finestre, «tanto la temperatura esterna non si sarebbe differenziata da quella interna».

Insomma, una situazione non più sopportabile. Ed ecco che arriva la richiesta al Questore da parte del sindacalista: «I poliziotti imolesi sono stanchi di ascoltare la solita litania con la quale si dichiara che non ci sono soldi per le riparazioni».

Sposa questa battaglia la Lega Nord di Imola che si chiede «come sia possibile andare avanti con una situazione simile. I soldi ci sono, devono solo essere spesi bene».