Immigrazione, in arrivo a Imola altri 16 profughi africani

Disposizione della Prefettura. Alloggeranno in alcuni appartamenti a Osteriola

I profughi, tutti richiedenti asilo, provengono dall’Africa subsahariana

I profughi, tutti richiedenti asilo, provengono dall’Africa subsahariana

Imola, 19 gennaio 2017 – Arrivano da Niger, Gambia, Ghana, Mali e Senegal. Sono i 16 profughi che lunedì mattina hanno lasciato l’Hub di Bologna alla volta di Imola, su disposizione della prefettura. I richiedenti asilo – uomini tra i 18 e i 32 anni – soggiorneranno per almeno tre mesi in alcuni appartamenti a Osteriola, località nelle vicinanze di Sesto Imolese. Il centro di accoglienza straordinaria è gestito dal consorzio di cooperative sociali Solco di Imola, che già coordina i Cas della Pascola e di Casalfiumanese. «C’è stato un accordo con la prefettura nell’ambito del progetto territoriale di accoglienza gestito dal Circondario imolese», fa sapere Michela Burattini, amministratore delegato di Solco Prossimo, soggetto nato di recente dalla fusione tra Solco Educa, Solco Assiste e la coop Atlas.

L’obiettivo dei nuovi arrivi sotto l’Orologio è, in buona sostanza, far posto all’Hub di Bologna che nei giorni scorsi ha sfondato il muro delle 600 presenze. Gli appartamenti, utilizzati dalla cooperativa dietro il riconoscimento di un canone di locazione, si trovano a Osteriola in via del Tiglio, in una zona piuttosto isolata ma servita dai mezzi di trasporto pubblici. A stretto contatto con i 16 migranti, che molto probabilmente hanno raggiunto l’Italia passando dalla Libia, adesso ci sono tre operatori socio-culturali di Solco. «In questi giorni si stanno svolgendo i colloqui individuali per conoscere la storia di ogni richiedente asilo, al fine di capire che tipo di percorso intraprendere – continua Burattini -. Sono iniziate le lezioni di italiano, visto che parlano pochissimo la nostra lingua. Del resto, sono in Italia da nemmeno un mese, per cui è necessario spiegare loro le regole della comunità che li accoglie».

Ed è partito anche il percorso di screening sanitario. In merito agli aspetti economici dell’accordo con la prefettura, la responsabile di Solco Prossimo precisa che «come sempre avviene in questi casi, il soggetto gestore percepisce 35 euro al giorno per ogni migrante, compresi 2,5 euro di pocket money. Con il denaro si coprono tutti i costi vivi della gestione dell’accoglienza, dall’affitto della struttura, al vitto e alloggio dei profughi, agli spostamenti, ai costi degli operatori e del supporto legale». Difficile stabilire se sono previsti ulteriori arrivi nelle prossime settimane. «Noi non abbiamo la possibilità tecnica di accogliere altri migranti – conclude -, tuttavia a livello circondariale la prefettura ha chiesto a tutti i comuni di fare la loro parte».