Imola, nuova differenziata tra luci e ombre. Cassonetti sotto la lente

Le proposte di miglioramento dei residenti

Maurizia Zardi, residente in via Emilia,  mostra come il cassonetto sia difficilmente raggiungibile a piedi

Maurizia Zardi, residente in via Emilia, mostra come il cassonetto sia difficilmente raggiungibile a piedi

Imola, 13 novembre 2017 - Suscita sempre molta attenzione il tema della nuova raccolta differenziata. C’è chi protesta imperterrito contro la riorganizzazione del sistema e chi nota con attenzione le ‘mancanze’ di Hera o di senso civico dei concittadini. Ci sono anche molte persone che non hanno cambiato troppo le proprie abitudini e altre che, dopo un periodo di transizione per abituarsi, questa differenziata la trovano efficace.

Maurizia Zardi, residente in via Emilia Ponente, ci tiene a mostrare come il cassonetto posizionato dalla parte opposta della strada rispetto alla sua abitazione e in prossimità di un distributore di benzina, sia difficilmente raggiungibile a piedi da lei e da chi le abitano a fianco. "Prima del nuovo sistema di raccolta, era stata sistemata una piazzola munita di vari cassonetti nel lato della strada in cui si trova casa mia – spiega la Zardi –. I cassonetti sono stati poi spostati in prossimità del distributore e per questo motivo ho avanzato la richiesta di inserire nella piazzola (ora vuota, ndr), almeno un cassonetto per la raccolta indifferenziata, poiché per la consegne degli altri rifiuti quasi tutti i residenti si recano alla stazione ecologica. Hera ha negato la richiesta e ora siamo obbligati a prendere l’auto per andare a gettare i rifiuti, soprattutto perché l’assenza di strisce pedonali impedisce di attraversare la strada senza essere a rischio sanzione".

Maurizia Zardi andrà avanti con la sua ‘battaglia’ e ora ha chiesto udienza all’Amministrazione comunale. Questa situazione, però, non rappresenta un problema per Giuliana Giuliani e per la figlia Cristiana Brunori, che abitano in via Emilia Ponente, in un complesso residenziale privato poco distante dalla Zardi. "Da sempre siamo abituati a muoverci con l’auto per andare a gettare i rifiuti – afferma Cristiana –. Con la differenziata dobbiamo prestare alcune attenzioni in più, ma le nostre abitudini non sono cambiate".

Al quartiere Cappuccini, Alberto Dal Monte è sempre vigile sulla ‘situazione cassonetti’: "In alcune occasioni mi sono accorto che alcuni cassonetti come l’umido o quello adibito agli sfalci verdi, in teoria da sbloccare con la tessera magnetica, erano aperti, ma in generale mi sembra che questa raccolta funzioni". Anche Anastasia Broglia è contenta: "Facciamo la differenziata e ci troviamo bene con questo sistema".