RestArt chiude col botto. In 20mila sul Santerno

I graffitari abbelliscono il quartiere Marconi

Un'immagine dell'evento

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Imola, 26 settembre 2016 - Ventimila presenze in quattro giorni. Centoventimila visualizzazioni su Facebook. Un centinaio tra volontari e artisti al lavoro. Quaranta writer italiani e stranieri arrivati sul Santerno per un lungo weekend. Con questi numeri, degni di una manifestazione che ogni anno cresce e aggiunge sempre qualcosa di nuovo, Imola dice arrivederci a RestART, festival di rigenerazione urbana ideato dall’associazione culturale Noi Giovani. E già si pensa all’edizione numero cinque.

Quale sarà la prossima sfida è ancora da decidere, ma la riqualificazione del quartiere Marconi, dove sono stati ridipinti diversi condomini popolari, la scuola, il centro sociale, la parrocchia, ha significato un cambio di passo non indifferente per un evento nato solo pochi anni fa. «Oggi (ieri, ndr) Restart si chiude, ma questo è solo un punto di inizio – sottolinea Vincenzo Rossi, presidente dell’associazione Noi Giovani –. Il Marconi non è un quartiere abbandonato e ora tocca ai residenti continuare questo percorso. Mi auguro che il messaggio di RestART sia stato recepito e al momento i feedback ricevuti dagli abitanti sono più che positivi».

Alcuni residenti hanno infatti chiesto agli organizzatori di proseguire su altre pareti il lavoro fatto in questi giorni, mentre altri vicini, le cui case non sono state toccate dai graffi dei writer, ora, a progetto concluso, vorrebbero che i loro muri diventassero tela per gli artisti. Alcuni graffitari, tra l’altro, hanno scritto una lettera ai residenti spiegando il significato dei disegni che, d’ora in avanti, colorano le facciate delle case popolari. «Si tratta di una manifestazione nata dal basso che ha visto, soprattutto quest’anno, la partecipazione dei cittadini – dichiara Marco Panieri, consigliere comunale delegato al Marketing e Territorio –. È stato bellissimo dialogare e confrontarsi con i residenti del quartiere».

Per cui, se già si pensa all’area da riqualificare nel 2017 (le ipotesi in campo sono diverse, tra cui l’autodromo e il quartiere Pedagna), nel frattempo gli organizzatori stanno lavorando per effettuare qualche miglioria nel parco pubblico al centro del quartiere Marconi. In soldoni, prima di ‘levare le tende’, l’associazione culturale vorrebbe riconsegnare l’area giochi per i bambini più bella e sicura di prima. «L’idea iniziale è quella di inserire delle pareti antitrauma in prossimità dell’altalena e dello scivolo, oltre a incrementare l’illuminazione pubblica del parco», riprende Rossi. Ma RestART ha fatto il pieno anche di visitatori provenienti da fuori regione, come Macerata, Veneto e Toscana. Persone che in questi giorni hanno soggiornato e gravitato attorno a Imola.