Cittadini contro il Comune, salasso ricorsi

Solo per le ultime battaglie il Comune ha speso 35mila euro e 107mila nell’intero 2015

La facciata della residenza municipale

La facciata della residenza municipale

Imola, 10 febbraio 2017–L’escalation di azioni giudiziarie intraprese dai cittadini contro il Comune, a seguito dei provvedimenti adottati da quest’ultimo, rischia di avere ripercussioni pesanti per le casse pubbliche. Il tema è stato tirato fuori, in questi ultimi giorni, da buona parte dell’opposizione. Il M5s su tutti. E in effetti le cifre meritano di essere evidenziate. Solo per la causa più recente, quella portata avanti dalle farmacie private della città nel tentativo di stoppare l’arrivo di una struttura concorrente (comunale) in viale Marconi, l’ente di piazza Matteotti, che ha un proprio ufficio interno dotato di un solo dipendente e per questo si affida a vari professionisti esterni, dovrà infatti sborsare una somma di poco superiore ai 10mila euro per difendere i propri interessi, curati dall’avvocato Rosaria Russo Valentini.

C’è poi il ricorso al Tar del Lazio di Loris Lorenzi contro quell’Autorità nazionale anticorruzione – e di conseguenza nei confronti dell’amministrazione – che la scorsa estate ha dichiarato «inconferibile» il suo incarico al vertice di BeniComuni, dando così ragione all’esposto avanzato all’epoca dal consigliere regionale di Forza Italia, Galeazzo Bignami. Parliamo in questo caso di 2.900 euro (il legale è Nicola Montanari), senza contare il rischio – qualora i giudici del tribunale amministrativo capitolino ritenessero fondata la richiesta dell’ex dg – di dover riconoscere un cospicuo indennizzo a quella che per anni è stata una delle figure di riferimento del sistema pubblico imolese.

Prima di Lorenzi, erano stati invece cinque proprietari terrieri di via Roncaglie, area sulla quale sarebbero dovuti sorgere 261 alloggi, a fare ricorso al Tar chiedendo l’annullamento della delibera con la quale a fine 2015 il Consiglio comunale approvò il Psc (senza quella cementificazione) e di tutti i documenti a questa collegati. Preventivo di spesa per l’amministrazione: 4.440 euro, con incarico affidato all’avvocato Silvia Gotti, che tra l’alto assisterà l’ente anche in una questione più marginale e ‘quotidiana’ come l’appello al Consiglio promosso da un privato sempre in materia urbanistica (2.300 euro). Fin qui le vicende emerse in questa prima parte dell’anno.

Guardando al 2016, invece, si nota come i provvedimenti varati dal Comune (portato in tribunale tra l’altro anche per l’aumento delle tariffe della sosta) possano avere conseguenze per le casse pubbliche, a seguito di azioni legale intraprese dai cittadini, anche quando l’amministrazione non si costituisce in giudizio. È il caso del Piano di classificazione acustica impugnato da residenti e ambientalisti che il Tar ha giudicato «radicalmente illegittimo», condannando l’ente di piazza Matteotti a sborsare 15mila euro in favore dei ricorrenti. Nel complesso, bilanci alla mano, in attesa del consuntivo 2016 da sottolineare che se nel 2014 per le liti si sono spesi 55.184 euro di patrocinio legale, dodici mesi dopo la cifra è salita a quota 107.194 euro.