Imola, il River Side è di nuovo chiuso. "Bisogna fare chiarezza"

Intorno al locale sul lungofiume sono spuntate le transenne. FI e M5s vanno all’attacco

Il River Side, storico ritrovo sul lungofiume

Il River Side, storico ritrovo sul lungofiume

Imola, 10 gennaio 2017 – Non c’è pace per il River Side. A due anni e mezzo dal suo affidamento (avvenuto tra l’altro dopo che la precedente gestione era terminata con un buco di alcune migliaia di euro per il Comune), lo storico locale sul Lungofiume è infatti nuovamente chiuso. Desolatamente vuoto. In zona, a causa del maltempo dei giorni scorsi, è caduto perfino un albero. E l’area è stata transennata. Non si conoscono ancora, almeno nel dettaglio, i motivi a causa dei quali la struttura pubblica per la quale è previsto che il gestore privato paghi 24mila euro l’anno all’amministrazione resti off-limits. C’è un contenzioso tra le parti, riconducibile a quanto pare ai soliti problemi sulla titolarità dell’area demaniale ma che il Comune ha sempre detto di voler acquisire, nonostante in passato la Regione abbia già negato ogni passaggio di proprietà. E gli avvocati sono al lavoro per trovare una soluzione.

Della vicenda si sta però occupando anche la politica; in particolare i gruppi di opposizione. Movimento 5 stelle e Forza Italia chiedono infatti alla Giunta di fare piena luce sulla questione River Side, struttura che chiaramente dà il suo meglio in estate ma potrebbe tranquillamente rimanere aperta anche in questo periodo dell’anno. «Ad oggi risulta assente tutto il mobilio e il quadro elettrico principale – osserva la pentastellata Manuela Sangiorgi, reduce da un sopralluogo in via Pirandello –. Visti i precedenti, discoteca Acque minerali e bar Bacchilega solo per citarne alcuni, è stato costruito l’ennesimo bando insostenibile? Abbiamo depositato un’interrogazione rivolta all’assessore di riferimento per verificare l’esistenza di eventuali problematiche».

Chiarimenti li chiede anche l’azzurro Nicolas Vacchi, che fa sapere di non aver ricevuto ancora alcun riscontro alle richieste di accesso agli atti avanzate al Comune. Quelle istanze «sono fondamentali per rispondere a molte delle nostre reali domande», osserva il forzista. Vale a dire: «Perché il River Side è chiuso? Sussistono forse dei problemi fra il Comune e il Demanio? Forse qualche atto formale non esiste? Forse l’Amministrazione o le sue società partecipate l’hanno fatta da padrone su un’area che non è la loro, ma di qualcun altro? Nessuna certezza, solo molti interrogativi, a cui però bisogna dare risoluzione nel più breve tempo possibile – è l’auspicio di Vacchi –. L’area è data in concessione per attività di pubblico esercizio da oltre un decennio ed è necessario capire se sono stati commessi degli errori dalle due giunte Manca oppure se esistono altre ragioni che giustifichino la attuale inattività del River Side. Si faccia chiarezza al più presto su questa vicenda, perché altrimenti sarebbe l’ennesimo problema ignorato da una amministrazione cieca e sorda verso le imprese e gli esercenti».