Imola, la scuola materna di Santo Spirito dedicata a monsignor Caselli

La cerimonia domenica 30 aprile. Si inaugurano anche i nuovi spogliatoi

Monsignor Domenico Caselli, scomparso tre anni fa

Monsignor Domenico Caselli, scomparso tre anni fa

Imola, 25 aprile 2017 - La parrocchia di Santo Spirito e il circolo-oratorio “Umberto Marani” vivranno insieme un doppio momento di festa domenica 30 aprile: l'intitolazione della scuola materna a monsignor Domenico Caselli e l'inaugurazione dei nuovi spogliatoi a servizio dei campetti sportivi.

Sono già trascorsi tre anni dalla morte di don Caselli e per non perdere la sua memoria, soprattutto nelle giovani generazioni, il Consiglio Pastorale Parrocchiale ha deciso di dedicare la scuola materna a questo sacerdote che è stato a Santo Spirito per oltre 50 anni (45 dei quali da parroco 1958-2003). Un pannello fotografico a grandezza naturale verrà posto a fianco dell'entrata della scuola materna e verrà scoperto alle 11.15 al termine della santa Messa delle 10.30. Il taglio del nastro dei nuovi spogliatoi avverrà subito dopo la scopertura del pannello raffigurante don Caselli. Essi saranno dedicati a due fratelli, Fabio e Roberto Busillo, giovani parrocchiani e amanti dello sport, ammalati di una grave malattia genetica e deceduti da poco. La comunità ha voluto così coinvolgere i genitori per onorare la memoria dei loro figli. 

Al termine dell'inaugurazione la parrocchia e il circolo offriranno un piccolo aperitivo, segue il pranzo sociale e l'Assemblea dei soci del circolo. Dalle 15 inizia il torneo di calcetto “La Bombonera di Santo - Special Edition” con un mini torneo con diverse squadre, la possibilità di mangiare piadine e affettati e verso le 20.30 la premiazione dei vincitori. Gli spogliatoi verranno così subito utilizzati. StoriaIl primo edificio della scuola materna fu incominciato dal suo predecessore, don Gracco Musconi, ma l'inizio delle attività scolastiche, seguite dalle suore di Santa Teresa, incominciò nel 1959. Successivamente don Caselli ampiò l'edificio (1960 e 1999), e attualmente la scuola conta di 88 bambini, 6 insegnanti stabili, un'insegnante di sostegno, una cuoca e due persone di personale ausiliario. L'attuale parroco, don Marco Renzi, in questi ultimi tredici anni ha effettuato diversi interventi legati al tema della sicurezza e del risparmio energetico: “cappotto termico”, scale d'emergenza, sistema antincendio, pannelli fotovoltaici, solo per citarne alcuni. L'ultimo intervento, a seguito dei terremoti in Emilia del 2014, ha riguardato il rafforzamento e il consolidamento del vecchio edificio, per quanto riguarda l'antisismica.

Il grande salone è stato “legato” internamente con una struttura di ferro, sono stati rinforzati i muri portanti e chiuse alcune nicchie dei termosifoni. Dopo gli studi di vulnerabilità sismica e di fattibilità, effettuati da Pierluigi Cesari, in estate 2016 sono cominciati i lavori murari. Questi ultimi hanno riguardato anche il vecchio teatrino parrocchiale sotterraneo, che così è dovuto sparire. I consiglieri del circolo parrocchiale hanno così pensato che al suo posto si potevano costruire degli spogliatoi che dovessero servire i campetti sportivi di calcetto (costruiti nel 2004). Sono così stati ricavati due locali spogliatoi (compreso quello dell'arbitro) e un locale ad uso magazzino. I lavori sono terminati all'inizio di questa primavera. Costi Per quanto riguarda i costi delle opere: poco più di 45mila euro hanno riguardato le migliorie sismiche e circa 75mila euro sono quelli per il ripristino dei locali sotterranei e la costruzione degli spogliatoi. A parziale copertura degli stessi è stato acceso un mutuo di 50mila euro con il Banco Popolare di Milano e sono state raccolte diverse offerte da parte dei parrocchiani, che si dimostrano sempre molto attenti e sensibili. E' stata fatta anche la richiesta alla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola per un contributo, così come nel 2004 aiutò per la costruzione dei campetti sportivi. “Siamo abbastanza speranzosi che la Fondazione potrà anche in questa occasione venirci incontro” è il commento di don Renzi.