Imola, scuole Rodari, genitori in rivolta. "I rientri pomeridiani non vanno cambiati"

Assemblea pubblica domattina nella sala Bcc. "Si rischia un impoverimento dell’offerta formativa"

L’ingresso delle scuole Rodari

L’ingresso delle scuole Rodari

Imola, 17 novembre 2017 - Quell’annunciato cambiamento in materia di rientri pomeridiani, a loro, proprio non piace. Per questo motivo, un folto gruppo di mamme e papà di alunni della scuola primaria Rodari ha convocato un’assemblea pubblica per domani alle 10 nella sala BCC di via Emilia/piazza Matteotti. E intanto ha già messo nero su bianco il proprio malcontento (che però ha radici più profonde e nasce anche dalle recenti modifiche allo stradario) scrivendo alla dirigente scolastica dell’istituto comprensivo 5, Adele D’Angelo.

Una delle mail, in particolare, è firmata da 31 genitori. Parla dell’imminente «modifica della formulazione del modulo» rispetto a quello attuale. «Sono stati prospettati due rientri invece di tre – ricostruiscono le mamme e i papà –. E’ stato ipotizzato un eventuale terzo rientro, coperto da attività non didattica (servizio di dopo-scuola). Tale variazione è stata motivata con una mancanza di organico». Questo per le nuove prime. Per le classi già avviate invece, si vocifera invece di uno «spostamento del terzo rientro dal venerdì al giovedì» motivato dalle «richieste di alcuni insegnanti» e dal «‘benessere’ del corpo docenti», fanno sapere i genitori degli alunni delle Rodari, manifestando la loro «assoluta contrarietà a entrambe le proposte».

I motivi? Nel primo caso, la nuova organizzazione farebbe della Rodari la scuola «con la copertura oraria più ‘scarna’ nel territorio» e ciò la renderebbe «ancora meno ‘interessante’ per le famiglie dei possibili nuovi iscritti», proseguono le mamme e i papà, giudicando «molto elevato» il rischio di «non riuscire a formare le due classi previste, come già accaduto». Una circostanza, questa, che «porterebbe – sempre secondo questo gruppo di genitori – a un progressivo ‘depauperamento’ della scuola».

La seconda proposta, invece, quella riservata ai già iscritti, «danneggia ulteriormente quel progetto formativo di alternanza che è stata la caratteristica dell’offerta formativa della Rodari», concludono i genitori, chiedendo alla dirigente di «non assumere iniziative senza un confronto». In un’altra lettera, si esprime poi «forte perplessità per le modalità con cui tali cambiamenti saranno deliberati dal Consiglio di istituto del 21 novembre». Consiglio di istituto nel quale «nessun rappresentante delle Rodari sarà presente visto che – si ricorda nella missiva – tale Consiglio è espressione di elezioni tenutesi in un momento in cui il nostro plesso faceva parte di un altro istituto comprensivo (il 4, ndr)».