Imola, vaccini obbligatori a scuola, in arrivo le lettere dell’Ausl alle famiglie

Ampliato il calendario degli appuntamenti in Pediatria. Il dottor Roberro Rangoni: "Ingiustificato l’allarmismo per la copertura contro morbillo, parotite e rosolia"

Un piccolo viene vaccinato

Un piccolo viene vaccinato

Imola, 18 agosto 2017 – Con la legge 119 del 2017, il Parlamento conferma e rafforza quello che l’Emilia-Romagna, già nel 2016, aveva stabilito sul tema degli obblighi vaccinali. Passano da 4 a 10 le vaccinazioni necessarie per l’iscrizione a scuola dei bambini e ragazzi dagli 0 ai 16 anni: a quello anti difterite, tetano, polio ed epatite B, si aggiunge il vaccino contro pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, rosolia, parotite e varicella

«L’Azienda Usl di Imola si trova, da alcuni anni, ai primi posti in regione per la copertura vaccinale», afferma il dottor Roberto Rangoni, responsabile della struttura semplice di Epidemiologia e prevenzione delle malattie infettive, «Perciò i dati dei soggetti inadempienti sono complessivamente bassi». Nel circondario imolese sono circa 1100 i bambini e ragazzi della fascia da 0 a 16 anni che devono ancora sottoporsi alle vaccinazioni obbligatorie per poter frequentare scuole d’infanzia e dell’obbligo. «Di questi circa 350 devono sottoporsi ai vaccini obbligatori –aggiunge Rangoni- mentre il numero dei soggetti inadempienti aumenta (sono circa 750, ndr), per la copertura contro morbillo, rosolia e parotite, vaccinazioni su cui si è scatenato un ingiustificato allarmismo».

L’Ausl di Imola amplia il suo calendario vaccinale, richiamando più volte le famiglie dei bambini interessati e mettendo a disposizione due ambulatori in più a settimana, nel reparto di pediatria. «Ora seguiremo la procedura normativa», spiega il dottor Rangoni, «e spediremo a tutte le famiglie dei bambini e ragazzi non vaccinati, una comunicazione contenente un appuntamento per la vaccinazione, fissato entro il 28 febbraio 2018. La lettera sarà inviata entro il 10 settembre ai genitori dei bambini da 0 a 6 anni, mentre ai restanti entro il 20 ottobre, e specificherà il divieto di iscrizione ai nidi e ai servizi per l’infanzia per i minori di 0-6 anni non vaccinati e, per chi frequenta la scuola dell’obbligo, il rischio di sanzioni da 100 a 500 euro».

In attesa dell’avvenuta vaccinazione, sarà la lettera ricevuta dall’Ausl, contenente la data dell’appuntamento per il vaccino, che garantirà l’accesso a scuola di bambini e ragazzi. «Per le famiglie i cui figli sono già in regola con le vaccinazioni», continua il dottor Rangoni, «sarà, invece, sufficiente compilare un’autocertificazione e mandarla all’Azienda Usl, che ne verificherà la veridicità entro il prossimo 28 febbraio». Già da quest’anno «i genitori dei bambini iscritti ai nidi in regola con le vaccinazioni obbligatorie, se hanno autorizzato la scuola ad acquisire la documentazione direttamente dall’Ausl, non dovranno presentare alcuna documentazione, cosa che dal prossimo anno accadrà anche per la scuola dell’obbligo», conclude Rangoni.