Il mago dei trapianti a Chirurgia, Ausl al lavoro per Pinna primario

Il professore del Sant’Orsola al posto di Stefano Artuso di Cristina Degliesposti

Imola (Bologna), il professor Daniele Pinna

Imola (Bologna), il professor Daniele Pinna

Imola (Bologna), 17 luglio 2014 - Il futuro della Chirurgia di Imola passa per Bologna. Dal Sant’Orsola, per l’esattezza e da uno dei volti più noti nel panorama medico sotto le due torri: Antonio Daniele Pinna. Primario di Chirurgia generale e trapianti al policlinico, docente all’Università di Bologna, Pinna è noto soprattutto per la sua attività nei trapianti che quattro anni fa fu consacrata anche da una serie tv trasmessa da Fox Life. Ma il suo nome, così blasonato, qualche mal di pancia lo avrebbe già causato nell’Imolese che di fronte all’ipotesi di affidare la Chirurgia generale sul Santerno al primario leva già gli scudi.

Il tema è stato affrontato anche ieri dal consiglio di direzione dell’Ausl, orientato invece ad accogliere a braccia aperte Pinna che, nell’ipotesi, rimarrebbe primario sia a Bologna che a Imola. Al momento nessuno commenta, né la direzione generale dell’azienda sanitaria imolese né il diretto interessato. Ma i giochi sembrano ormai fatti, tanto che l’attuale primario imolese — Stefano Artuso —, al rientro dalle ferie, prenderà servizio all’ospedale di Castel San Pietro, il 4 agosto. Che ne sarà di lui, con Pinna primario è un po’ il tema caldo dell’estate in corsia.

Nel disegno dai contorni ancora non ben definitivi, Artuso, nome discusso da anni, dovrebbe rimanere in sella come primario, ma con un raggio d’azione ristretto alla sola Day surgery castellana, fino adesso coordinata da Romano Linguerri. A Pinna invece andrà la direzione della Chirurgia generale imolese. Tante però le domande che si susseguono nei corridoi. La prima è perché è stato scelto il Sant’Orsola e non il Maggiore, quindi l’azienda ospedaliera? Di relazioni, protocolli non scritti ma di prassi, Imola e il Maggiore ne avevano già avviati da tempo, sia nella stessa Chirurgia che nell’Oncologia.

Nei piani generali di indirizzo dell’Ausl di Imola si è sempre parlato di un rafforzamento del legame con Bologna, ma mai delle forme che avrebbe dovuto assumere. A quanto pare questa è la prima. Pinna comunque non lascerà il suo incarico al policlinico universitario e, al momento, non si parla di trasferimento di chirurghi bolognesi a Imola. L’ipotesi che possa nascere una collaborazione forte con l’Università piace a molti, ma a tanti altri in ospedale è indigesta l’idea di collaborare con un primario a vocazione così specifica (trapianti, fegato e patologie delle vie biliari).

Lotte di potere? Forse, ma qualcosa all’interno dell’Ausl deve essere successo perché a fine marzo le cose dovevano andare in altra maniera. All’epoca infatti si parlava di una tripartizione della Chirurgia generale in Chirurgia, Chirurgia senologica e Day surgery, la seconda struttura semplice alla dipendenze dirette del Dipartimento chirurgico e l’ultima facente capo al Dipartimento di emergenza urgenza. Per quelle due posizioni erano stati avvisi interni e nello scenario in cui Artuso sarebbe rimasto a Chirurgia, si facevano i nomi di Paolo Riccio al Day surgery e Pierangela Marabini alla Senologia.

Cristina Degliesposti