BeniComuni incassa 40mila euro, all’asta mezzi e attrezzature

Aggiudicati sei lotti su nove: quasi 18mila euro per un autocarro Iveco

BeniComuni

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Imola, 27 marzo 2017 - Ha fatto entrare nelle casse pubbliche poco meno di 40mila euro l’asta di mezzi e attrezzature indetta nei giorni scorsi da BeniComuni. Solo tre dei nove lotti in gara, in un certo senso quelli più ‘di nicchia’, sono infatti andati deserti dopo l’apertura delle buste. Per il resto, trattandosi di veicoli e materiali che la società in house dell’amministrazione (ormai prossima alla fusione con Area Blu) ha dismesso, si può dire che l’iniziativa abbia riscosso un discreto successo. Come del resto erano andati tutto sommato bene anche i precedenti appuntamenti di questo tipo.

Nel dettaglio, il primo lotto, un autocarro Fiat Iveco 100 del 1999, se lo è aggiudicato la Cims con un’offerta di 17.600 euro, vale a dire 2.600 euro in più rispetto al prezzo di partenza. Il secondo, un Fiat Iveco 80 immatricolato nel 2001, l’azienda agricola Il Regno del marrone di Castel del Rio, che ha sborsato 13.299,60 euro a fronte di una base d’asta di 13mila euro.

A conti fatti, il lotto più ambito è stato alla fine il terzo. Nel tentativo di portarsi a casa il Fiat Unic 150, veicolo industriale risalente addirittura al 1984 (ma messo sul mercato a soli 500 euro), ci sono state infatti ben quattro offerte. Alla fine anche questo mezzo se lo è aggiudicato l’azienda agricola Il Regno del marrone, che mettendo sul tavolo 1.210,50 euro ha superato la concorrenza della Cims (1.160 euro), di un privato e della ditta Ambiente Sud Pulito Italia (entrambi avevano offerto 710 euro).

Ma alla vendita pubblica di BeniComuni ha fatto affari anche la Polisportiva Tozzona, aggiudicataria del lotto numero 5, ovvero un trattorino John Deere X595 valutato 6mila euro dai tecnici della società in house e venduto, complice anche l’assenza di altre offerte, con soli 100 euro di rialzo sulla base d’asta. Meglio ancora è andata a quel cittadino che si è portato a casa due portoni d’ingresso in legno massiccio valutati 116 euro l’uno (i lotti numero 7 e 8) spendendo soli 5 euro in più rispetto al prezzo di vendita originariamente fissato da BeniComuni.

La vendita al miglior offerte si è chiusa dunque con un incasso di 38.452 euro. Sono rimasti invenduti, come accennato all’inizio, solo i pezzi più difficili da piazzare sul mercato. Vale a dire: una betoniera autocaricante del 2004 il cui prezzo a base d’asta era di 20mila euro, un atomizzatore di marca Martignani (2.800 euro) e una staffatura per trattore (300 euro). Tutto sommato dalle parti di via Poiano, sede di BeniComuni, non ci si può lamentare.