Caro parcheggi, la proposta Cna: "Più compri e meno paghi"

il presidente Cavini spiega: "Minuti gratis pari all’importo dello scontrino"

Il presidente della Cna imolese, Paolo Cavini

Il presidente della Cna imolese, Paolo Cavini

Imola, 21 maggio 2016 - Una tessera da caricare con minuti di sosta gratuita pari all’importo dello scontrino staccato dal negozio. Un esempio? Con 60 euro di spesa si potrebbe lasciare per un’ora l’auto nei parcheggi a sbarre a ridosso del centro storico. È la proposta della Cna per provare ad arginare gli effetti degli aumenti delle tariffe sulle strisce blu scattati a inizio mese. Un’idea che cerca di tenere assieme «l’esigenza di non aggravare ancora gli effetti delle crisi e del cambio di abitudini» e quella di «far fronte alla carenza di risorse evidentemente sottesa all’aumento delle tariffe», fanno sapere dall’associazione di categoria.

In pratica, funzionerebbe così: una volta emesso lo scontrino, il commerciante caricherebbe sulla card un controvalore in minuti di sosta. E il cliente potrebbe usarlo poco dopo inserendolo nelle macchinette. Così, secondo il presidente della Cna imolese, Paolo Cavini, fare la spesa nei negozi in centro potrebbe comportare da un lato «uno sfoltimento dell’utilizzo dei parcheggi più gettonati» e dall’altro «produrre effetti di sosta gratis, educando anche a parcheggiare con più dinamismo». In questa ottica, prosegue Cavini, «parte dell’aumento delle tariffe potrebbe essere investita per la realizzazione del progetto, evitando qualsiasi costo per le attività e eccessive spese per Area Blu». Un percorso del genere «potrebbe trasformare una criticità in opportunità di un nuovo corso della gestione dei parcheggi per il centro», assicura il presidente della Cna. D’altro canto, ammette Cavini, l’aumento delle tariffe dei parcheggi «è stato percepito come una disattenzione verso le attività del centro storico».

E le oltre 5.700 firme raccolte dai negozianti, che su questa partita hanno anche duramente criticato le associazioni di categoria (a parte Confesercenti che ha aderito alla loro petizione), ne sono la prova più lampante. «È indubbio che ogni disincentivo alla funzione di scambio di merci e relazioni del centro sia un’azione negativa – ricorda il numero uno della Cna imolese –. Le chiusura delle attività nella maggior parte dei casi lasciano uno strascico di sofferenze economiche e morali, innescando frequentazioni diverse del centro, spesso negative. Un centro poco frequentato sarà sempre meno appetibile per l’insediamento di nuove attività e di difficile continuità per quelle presenti».