Imprese a caccia di fondi pubblici, crescono le risorse

Il Comune aumenta da 50mila a 70mila euro il plafond a disposizione dello sviluppo delle attività

Imolesi in centro, tra passeggio e shopping

Imolesi in centro, tra passeggio e shopping

Imola, 12 dicembre 2016 – Le attività imolesi a caccia di fondi pubblici crescono, e il Comune aumenta di 20mila euro il plafond loro destinato. Il bando pubblico per lo sviluppo d’imprese appena concluso, voluto dall’assessorato allo Sviluppo economico del Comune, ha riscosso nell’edizione 2016 un notevole successo. Così l’amministrazione ha ritenuto di aumentare il plafond a disposizione, passando dai 50mila euro previsti inizialmente agli attuali 70mila.

Il ritocco è stato deliberato nei giorni scorsi dalla giunta alla luce dell’elevato numero di domande pervenute per il bando, di molto superiore rispetto a quanto previsto, anche in riferimento a quelle arrivate lo scorso anno. Infatti, per poter beneficiare dei fondi a disposizione del bando 2016, che è scaduto il 12 novembre, hanno fatto domanda 26 imprese, mentre l’anno scorso erano state 10 (tutte hanno poi beneficiato dei contributi a fondo perduto), sempre con un plafond di 50mila euro totali. Il bando vuole incentivare tre settori: l’Information and communication technology; l’artigianato e commercio al dettaglio in sede fissa; i pubblici esercizi e attività ricettive.

Possono beneficiarne ditte individuali, piccole imprese, cooperative di produzione e lavoro e cooperative sociali purché costituite da non più di 24 mesi dalla data di pubblicazione del bando o che, a prescindere dalla data di costituzione, abbiano aperto una sede operativa a Imola negli ultimi 24 mesi. L’insediamento in una delle frazioni imolesi (Spazzate Sassatelli, Sesto Imolese, Giardino, Sasso Morelli, Casola Canina, Chiusura, San Prospero, Piratello, Zello, Montecatone, Selva, Linaro, Ponticelli, Fabbrica) consente di ottenere un punteggio aggiuntivo.

L’importo massimo del contributo era pari a 10mila euro nel limite del 50% delle spese ammesse ad agevolazione, nella forma di contributi a fondo perduto. Il bando prevede l’ammissione delle spese per investimenti e di quelle in conto gestione. «Lo considero un segnale positivo aver ricevuto più del doppio delle domande dello scorso anno, significa che le imprese credono in questo strumento che abbiamo messo a punto per contribuire a dare concretamente impulso allo sviluppo economico del territorio e favorire l’incremento dell’occupazione - commenta Pierangelo Raffini, assessore allo Sviluppo economico –. Per questo abbiamo innalzato di altri 20 mila euro il plafond inizialmente previsto. Sappiamo che queste risorse sono ancora limitate rispetto a quanto servirebbe ed a quanto vorremmo poter mettere in campo, ma siamo altresì convinti che a piccoli passi e insieme alle altre iniziative attivate come Comune, possiamo dare segnali concreti per la ripresa».