Mercatone Uno, nessuna offerta. Occorre un altro bando

L’intero complesso aziendale era stato valutato 280 milioni di euro, dipendenti compresi

Uno dei 79 punti vendita del Mercatone Uno in Italia (Schicchi)

Uno dei 79 punti vendita del Mercatone Uno in Italia (Schicchi)

Imola, 9 settembre 2016 – Nessuna offerta d’acquisto per il Gruppo Mercatone Uno. È questo l’esito del bando internazionale pubblicato il 16 giugno per la vendita dell’intero complesso aziendale. Ma sul tavolo dei tre commissari straordinari - Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari - sono giunte diverse manifestazioni di interesse non vincolanti che ora si spera di tradurre in offerte d’acquisto. Ragion per cui la terna commissariale nominata dal governo il 7 aprile 2015 ha deciso di emettere a breve un nuovo bando caratterizzato da condizioni di maggiore flessibilità.

Le manifestazioni di interesse non vincolanti pervenute confermerebbero infatti l’esistenza di una certa appetibilità di mercato per Mercatone Uno, oggi in amministrazione straordinaria speciale. Così, di concerto con il ministero dello Sviluppo economico, Coen, Sgaravato e Tassinari stanno lavorando a un nuovo avviso che molto probabilmente uscirà a ottobre. Ma anche il prossimo bando sarà finalizzato al raggiungimento degli obiettivi della procedura di amministrazione straordinaria: continuità aziendale, tutela occupazionale, soddisfazione dei creditori.

L’intero complesso aziendale era stato valutato 280 milioni di euro e comprendeva i 79 punti vendita in tutta Italia più i dipendenti. Le offerte vincolanti dovevano essere presentate entro il 7 settembre. Dettaglio non da poco: le attività sono state messe in vendita senza gravami, cioè non era previsto il trasferimento dei debiti a carico dell’acquirente. Ma come sarà strutturato il prossimo bando? «L’intero compendio messo in vendita è sicuramente un elemento di rigore e tutela del valore aziendale – precisa Tassinari -. Tutti i 79 negozi a un prezzo unico sono molto impegnativi, anche se appetibili sul mercato. Serve quindi più flessibilità per poter andare in porto. Sarà questa la parola d’ordine del prossimo bando, cercando però al tempo stesso di salvaguardare il valore del complesso aziendale senza giungere a elementi di troppa polverizzazione». E aggiunge: «In questo periodo l’azienda ha dimostrato di avere vitalità recuperando quote di mercato».

Nel frattempo, l’attività dei commissari sta procedendo nel rispetto dei tempi previsti, confermando l’obiettivo di giungere alla conclusione del percorso di rilancio e dismissione. L’attività della procedura concorsuale prosegue in piena continuità aziendale con effetti positivi sulla quota di mercato di Mercatone Uno che è passata dal 6,6% del luglio 2015 al 9,4% dello stesso periodo di quest’anno.