"Costi fuori controllo in Sir Elle, raddoppiati in un anno e mezzo"

L’analisi del socio di minoranza dopo la sentenza di fallimento

Lavorazioni alla 3elle, ‘casa madre’ della Sir Elle che è stata dichiarata fallita il 19 novembre

Lavorazioni alla 3elle, ‘casa madre’ della Sir Elle che è stata dichiarata fallita il 19 novembre

Imola, 26 novembre 2015 - «La Sir Elle, dalle simulazioni fatte dai tecnici, poteva garantire un utile medio annuo di 500mila euro. Ma se dentro si decide di metterci la Unoelle con tutti i suoi problemi, senza tenere sotto controllo i costi, allora il progetto non regge». A parlare, stavolta, è il socio di minoranza di Sir Elle, quella Sir Edile che ancora detiene il 10% delle quote (l’altro 90 è di 3elle) della società impegnata nella commercializzazione di porte e infissi attraverso una rete di agenti e venditori in Emilia-Romagna e nelle Marche.

Nel 2011 la Sir Edile aveva venduto il ramo d’azienda dei punti vendita alla 3elle (coop che produce porte e infissi), con un pagamento stabilito in due tranche e per un importo pari a 2,65 milioni di euro. Il 19 novembre scorso, però, la Sir Elle è stata dichiarata fallita dal tribunale di Bologna. Andrea Ferri, il commissario giudiziario che cura il concordato preventivo della casa madre, la 3elle, nella sua relazione aveva rilevato come «decisamente poco remunerativo» quell’investimento fatto dalla coop: aveva acquistato una società che fatturava 6 milioni di euro per 2,65 e, a suo dire, già mostrava un andamento discendente. Ma è proprio su questo punto che Sir Edile – il venditore – vuol mettere i puntini sulle i.

«Sir Edile ha una storia straordinaria e in soli 20 anni è arrivata a fatturati elevatissimi per il settore. Se la marginalità fosse stata mantenuta, 3elle avrebbe ammortizzato l’investimento in 4-5 anni – fa sapere la vecchia proprietà –. Per essere un’attività commerciale di rivendita di materiale per l’edilizia era una delle più rilevanti d’Italia». La trattativa per la vendita dell’asset aziendale «si è basata su perizie approfondite dei cespiti e dell’avviamento aziendale. L’obiettivo, infatti, era portare la costituenda Sir Elle a fatturare 9-10 milioni di euro all’anno, basandosi sulla rete dei 16 agenti in forze alla Sir Edile». Ma nel 2012 la società, passata in mano a 3elle, fu fusa con la Unoelle già di proprietà della coop e che si occupava anch’essa di commercializzazione. «Se unisci due società uguali, devi trovare la giusta sinergia – fa sapere Sir Edile –. E invece nel giro di un anno e mezzo i costi del personale e di funzionamento sono raddoppiati mentre il fatturato è rimasto fermo ai 7,5 milioni di euro del 2013».

Ai 16 agenti di vendita e agli altri dipendenti dati in dote da Sir Edile alla Sir Elle si aggiunsero de plano quelli di Unoelle, senza razionalizzazioni. E, ad esempio, il ‘vecchio’ magazzino Unoelle di Forlì, di fatto un doppione di quello in uso, fu chiuso solo nel 2014. «Sir Edile è stato informato solo di recente che le scelte sbagliate o non fatte hanno portato la perdita di Sir Elle del 2014 a 805mila euro – fa sapere Si Edile –, imponendo così il fallimento e mettendo sulla strada i dipendenti, la rete vendita e tutti i fornitori».