"Il Pd di viale Zappi non mi sostiene, ma sono imolese e dirò la mia"

Regionali, Daniela Vannini terza ‘incomoda’ tra Marchetti e Poli

Daniela Vannini (FotoSchicchi)

Daniela Vannini (FotoSchicchi)

Imola (Bologna), 22 ottobre 2014 - Al Pd di viale Zappi la sopportano come il fumo negli occhi, lei che osa intromettersi nell'affannosa corsa dei due candidati del circondario verso il consiglio regionale. Ma Daniela Vannini, dirigente del Pd bolognese che le ha riservato un posto in lista, non ha l'aria sofferente. «So benissimo che a Imola non ho il sostegno del partito – dice –. Ma sono imolese, sono candidata per il Pd e non contro qualcuno, mi presento con le mie idee e penso di essere un riferimento».

Avanti tutta, con due gruppi al lavoro a Bologna e a Imola in stile 'società civile': «Sono amici quasi tutti al di fuori della politica, con loro incontrerò i cittadini anche nelle salette condominiali». Campagna a tappeto, con la gentilezza di rito nei confronti della coppia uscita dalle primarie: «Conosco Francesca Marchetti e Roberto Poli, sono candidati assolutamente validi ma con profili diversi». Il 'profilo' di Daniela è sbocciato nel 2007 in terra imolese poi si è sviluppato a Bologna, e lei spiega: «Ho dovuto scegliere, e a Bologna ho trovato un clima più positivo; a Imola ero vissuta come elemento di fastidio». Ecco perché: «Sostenevo le primarie, la partecipazione, l'apertura oltre i 'caminetti'».

Alla fine però Vannini è andata in lista con il metodo bolognese delle assemblee nei circoli, aggirando il 'modello Imola' delle enfatizzate primarie. Una macchia indelebile. E scopriamo che la 'colpa' è di una luna di miele africana: Daniela e Davide erano in viaggio di nozze in Namibia e Botswana, dopo il matrimonio celebrato a Imola il 4 luglio. «Sono tornata a fine settembre; se sei in Africa, partecipare alle primarie è impossibile», puntualizza la candidata 'metropolitana'. Che ha fatto in tempo a votare Bonaccini presidente, e spiega: «Condivido le tematiche di Balzani ed è stato difficile decidere, ma con Stefano ho lavorato nella direzione regionale e l'ho sempre trovato disponibile all'ascolto. La metà e oltre del mio gruppo ha però votato Balzani». Da candidata 'trasversale', Vannini si spoglia del suo essere civatiana: «E' stata una scelta congressuale, ma nel mio comitato c'è chi ha votato Renzi o Cuperlo. La mia candidatura è a disposizione dei cittadini che, conoscendo le mie posizioni, sono liberi di sostenermi».

Una candidatura con tensione: «Fino all'ultimo ci sono state pressioni perché non fossi in lista». Pressioni imolesi? Daniela sorvola: «Pressioni da diverse parti». Tanto ormai è candidata. Con chi farà coppia? La mappa è ricca: «Sarò in parte con Mumolo, che ho sostenuto cinque anni fa, e in altri casi con Paruolo. C'è poi chi mi dice che voterà me e Caliandro o anche me e Poli».