Martedì 16 Aprile 2024

Epidurale gratis per tutte le donne. Ma soltanto per mezza giornata

L’Ausl: «Un anestesista in più garantirà il servizio»

Stefano Zucchini, direttore dell’Unità operativa  di Ostetricia e Ginecologia

Stefano Zucchini, direttore dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia

Imola, 20 gennaio 2015 -  Si parte, dopo anni durante i quali se n’è discusso a lungo, ma con alcune limitazioni. Parliamo dell’epidurale, o meglio della partoanalgesia che da questo mese sarà possibile per tutte le gestanti anche all’ospedale Santa Maria della Scaletta. Per usufruire della tecnica di riduzione del dolore durante il travaglio – gratuita per tutti – bisognerà però prestare attenzione al calendario: sarà possibile usufruire del servizio dal lunedì al venerdì, con travagli che iniziano entro le 14. Questo almeno per il momento, tenendo conto che l’Ausl di Imola non ha ancora avviato un servizio di libera professione che garantirebbe la copertura ogni giorno, in qualsiasi orario (a pagamento), ma che potrebbe essere avviato nei prossimi mesi. Già da anni l’epidurale veniva garantita a Imola solo in casi particolari segnalati dal ginecologo. «Siamo consapevoli che questo era un servizio molto atteso dalle donne del territorio – spiegano Stefano Zucchini e Gianni Rossi, rispettivamente direttori dell’unità operativa di Ostetricia e ginecologia e dell’unità operativa di Anestesia e rianimazione –. Oggi, l’aumento di un’unità medica nell’organico del servizio di anestesia, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20, ci permette di dedicare un anestesista alle esigenze del reparto di Ostetricia-ginecologia».

 

«I nostri anestesisti sono formati già da tempo per questa metodica, peraltro utilizzata anche per altri tipi di intervento – aggiunge Rossi –. Nel 2014 le epidurali in corso di travaglio praticate nella nostra azienda sono state una decina. Si tratta, in pratica, di somministrare farmaci analgesici alla donna quando è già avviata la dilatazione del collo dell’utero, attraverso un catetere (un sottile tubicino) che, con una iniezione effettuata in anestesia locale, viene inserito nella zona lombare della schiena. L’epidurale in corso di parto non è un’anestesia, ma un intervento di analgesia che riduce il dolore senza impedire alla donna di essere del tutto presente ed attiva nel corso del travaglio». «Da qualche settimana i ginecologi del nostro reparto propongono questa opportunità alle donne che iniziano il travaglio (uno è già stato fatto, ndr), visto che l’informazione non è ancora molto diffusa – sottolinea Zucchini –. Abbiamo già messo in calendario incontri informativi, anche con il supporto del Consultorio familiare».