Estorsione, lavora per dare i soldi all’amico

In manette un 21enne che pretendeva tutto lo stipendio da un suo coetaneo come ‘risarcimento’

Carabinieri in azione

Carabinieri in azione

Bologna, 20 ottobre 2014 – Da oltre un anno lavorava, di fatto, solo per pagare un coetaneo che gli estorceva l'intero stipendio a suon di minacce. E' la vicenda scoperta dai Carabinieri a Castel San Pietro Terme, nell'imolese: in manette è finito un 21enne, arrestato in flagranza di reato. L'accusa a carico del 21enne, salernitano ma residente a Castel San Pietro, è di estorsione aggravata continuata.

Questo l'epilogo dell'indagine che i Carabinieri di Imola avevano avviato qualche tempo fa, quando erano venuti a sapere che un 23enne di Castel San Pietro era costretto, da più di un anno, a versare l'intero stipendio (circa 900 euro), compresa la tredicesima, al giovane salernitano come "risarcimento" per della marijuana non pagata. "Se non mi dai i soldi, ti faccio una buca e ti ci butto dentro" è una delle frasi con cui il 21enne avrebbe minacciato la vittima che, temendo per la propria incolumità, non aveva presentato denuncia sperando di estinguere il debito. Alcuni giorni fa, però, il 23enne era stato di nuovo contattato dal 21enne per ottenere ulteriori 730 euro: denaro necessario a pagare alcune spese del padre, arrestato a luglio con l'accusa di tentato omicidio, detenzione e porto illecito di armi da sparo.

Giovedì, quindi, il 23enne ha chiesto un anticipo del mese al suo datore di lavoro e, accompagnato dal 21enne, si è diretto verso una banca di Castel San Pietro per l'assegno. A seguirli, però, c'erano due pattuglie dei Carabinieri: ricevuti i contanti, il 21enne è stato arrestato e condotto nel carcere di Bologna. L'arresto è stato convalidato e ora il 21enne è ai domiciliari. Si tratta dello stesso giovane che un anno fa, insieme al fratello minore, era stato accusato di spaccio di sostanze stupefacenti, rapina e tentata estorsione in concorso per una serie di episodi accaduti nel 2012.