A Belvedere vince l’Ospitalità

Grande impegno della Pro loco per rinnovare la sagra nella frazione

Belvedere di Castel del Rio (Bologna), la festa dell’Ospitalità

Belvedere di Castel del Rio (Bologna), la festa dell’Ospitalità

Castel del Rio (Bologna), 17 agosto 2014 - La diciannovesima edizione della Sagra dell’ospitalità di Belvedere ha riscosso un gran successo di partecipazione, soprattutto il giorno di ferragosto. Nella frazione di Castel del Rio centinaia di cittadini e turisti hanno apprezzato i manicaretti preparati dalle cuoche e serviti dagli oltre cinquanta volontari che hanno garantito la buona riuscita della manifestazione. L’evento, organizzato dalla Pro loco, si svolge ogni anno dal 9 al 17 agosto (termina oggi, ndr) e contribuisce ad allietare le vacanze dei turisti e dei villeggianti.

«Gran parte del guadagno va in beneficenza o è utilizzato per migliorare i servizi del paese, dall’illuminazione alle pensiline per l’autobus che i bambini prendono per andare a scuola — spiega Antonio Raspanti, presidente della Pro loco di Belvedere, alle prese con i fornelli —. Nel pomeriggio vengono organizzati spettacoli per i bambini e tutte le sere ci sono spettacoli musicali, ci divertiamo a ballare e a scherzare tra amici». La frazione è adagiata sui monti dell’appennino tosco-romagnolo e da queste parti si gode di un panorama che non lascia indifferenti. D’estate la frazione si ripopola di turisti, ma durante l’inverno gli abitanti sono poche centinaia e si conoscono tutti.

Circa un mese prima dell’inizio della festa i volontari si radunano per preparare i piatti tipici tradizionali che vengono serviti a pranzo e a cena. Le ricette si tramandano di generazione in generazione: tagliatelle alle ortiche, tortelli con lo scalogno, con il ragù, ai funghi, burro e salvia. Uno dei piatti forti è la carne alla griglia, insieme agli spiedini di carne bovina, al castrato e alle costolette. Quest’anno sono stati preparati sessanta chili di funghi e un quintale e mezzo di ragù con carne di mucca e maiale, seguendo le indicazioni delle nonne.

«Ci divertiamo molto, anche se lavoriamo tanto per preparare questi piatti — spiega Caterina Vivoli, di 92 anni, che dà una mano in cucina anche a ferragosto insieme alle amiche Maria Luisa Baraccani e Marta Bruzzi —. Per noi è importante dare un contributo alla nostra comunità, ed è bello trasmettere ai più giovani le ricette che abbiamo imparato dalle nostre mamme».