A palazzo Sersanti le feste di divorzio

E' una delle idee “per far rivivere il Circolo“

Una sfilata di moda a palazzo Sersanti (foto Isolapress)

Una sfilata di moda a palazzo Sersanti (foto Isolapress)

Imola, 23 ottobre 2014 - Perchè non celebrare il proprio divorzio con una festa in grande stile, con un vero e proprio banchetto, magari come quello che, tempo prima, aveva dato inizio al tutto? E già che siamo, perché non farlo nel cuore della città, magari a Palazzo Sersanti? Già, perché non farlo visto che proprio il sito internet del prestigioso Circolo (www.palazzosersanti.com) lo propone nella lista delle possibili cerimonie che si possono allestire a palazzo. Non è uno scherzo, o meglio, non proprio. Il sito internet in questione è ancora online ma appartiene a qualche gestione passata del ristorante del Circolo, ma l'idea piace e presto potrebbe finire nel ventaglio delle offerte del nuovo corso di Palazzo Sersanti.

«A breve quel sito verrà oscurato e ne metteremo online un altro a cui stiamo lavorando racconta la presidente Viviana Castellari. Voglio che il Circolo Sersanti apra le porte a tutta la città e non sono quella che dice che copiare è brutto. Dipende dalle idee, come in questo caso. Anzi, ben venga qualsiasi idea, come feste di divorzio, che possa far rivivere il Circolo».

Il primo nodo al fazzoletto è stato fatto, così accanto ai 'soliti' banchetti per matrimoni, battesimi, compleanni potranno presto spuntare quelli di chi, al passato, intende dare un calcio con stile. «L'1 novembre è stato prenotato il Circolo per la festa dei 18 anni di due ragazze continua Castellari, una cosa che non succedeva da tantissimo tempo e siamo felicissimi. Per curare al massimo l'evento abbiamo fornito anche il servizio d'ordine all'ingresso, così che non si facciano avanti persone estranee all'iniziativa».

La presidente, per la prima volta donna dal 1930, punta in alto e forse a svecchiare' quell'idea di un circolo chiuso, elitario e impossibile da frequentare. «Le sale del Sersanti sono qualcosa di spettacolare racconta, ma non vengono concesse ai soci. Per esempio, se una sera un gruppo di ragazze ha voglia di una cena particolare, con tanto bei piatti da portata e menu già studiati, può benissimo organizzare la serata e pagare solo il conto della cena. Se invece si desidera prenotare la sala grande del Sersanti, sono 300 euro. E per chi vuole iscriversi al Circolo, la quota annuale è di 120 euro». Gli esempi non mancano. «Serate di partite a carte o per vedere una partita nella sala tv sono alcune possibilità riepiloga Castellari.

L'altra sera c'erano 250 persone alla festa dei 50enni. In arrivo abbiamo anche cene vegane o vegetariane, una serata con lo yoga della risata di Terenzio Traisci ma il calendario è già molto pieno. L'unica cosa che mi dispiace è che, a Imola, c'è gente che il Circolo Sersanti non l'ha nemmeno mai visto».