Fiera agricola del Santerno, la tradizione fa il pieno

Giù il sipario per la festa dalle presenze record

BOP002AD_WEB

BOP002AD_WEB

Imola, 20 giugno 2016 - Incontri, laboratori, giochi, animali, piante e cibo. Le più varie espressioni del mondo agricolo, tutte insieme, per la sesta edizione della Fiera Agricola del Santerno. Si è conclusa ieri sera, con la rassegna di musiche e balli popolari del Gruppo canterini e danzerini romagnoli ‘Turibio Baruzzi’ di Imola, e ha coinvolto davvero tutti. Giovani e meno giovani, famiglie e bambini: migliaia di persone hanno varcato i cancelli del complesso Sante Zennaro e ognuno ha trovato qualcosa da fare. C’è chi ha partecipato ai laboratori didattici o a quelli di cucina e del gusto, chi ha deciso di passeggiare ammirando gli animali, le piante e le varie attrezzature agricole, chi ha visitato le mostre e le esposizioni (tra le quali anche il ricco deposito archeologico dei Musei civici), chi ha acquistato prodotti alimentari direttamente dal produttore, chi ha approfittato degli spazi dedicati ai vini della Doc Colli di Imola e alle birre artigianali. Tanta fila per assaggiare i garganelli dell’Associazione Festa del garganello, ma molto apprezzati anche gli altri quattro stand, a cui ieri si è aggiunta la Mensa scolastica in fiera.

L’ultima giornata di festa si è aperta con la rassegna interregionale della Razza Asino romagnolo, a cui ha fatto seguito (nel tardo pomeriggio) la premiazione del campione e della campionessa della VI rassegna interregionale città di Imola. Tra gli eventi del settore zootecnico si sono susseguiti la tosatura delle pecore e l’incontro ‘Gli animali dell’aia romagnola’ con il veterinario Alessio Zanon sulle caratteristiche morfologiche e la storia del recupero delle razze zootecniche autoctone. Sia in tarda mattinata, sia nel pomeriggio, è andata in scena la particolare rassegna della Razza Cavallo Bardigiano. L’illustrazione della storia di questa razza e le valutazioni morfologiche, si sono alternate a musica, attacchi e volteggi. Allo stand Associazione ‘Il lavoro dei contadini’, si è svolta la lavorazione di latte ovino e caprino. Dalle 16, l’attenzione è stata dedicata al Fragolone di Imola. Prima, attraverso una passeggiata urbana, si è ripercorsa la terra del ‘cento orti’, dove gli agricoltori imolesi, fino al secondo dopoguerra, coltivavano pomodori, cipolle, sedano e soprattutto fragole, chiamate ‘Fragoloni’ per la grossezza dei frutti. Poi, il Teatro delle Balle di Paglia è stato palco per la presentazione del libro scritto da Alessandra Giovannini ‘Il Fragolone di Imola. Storie di orti, mercati e sagre’ (Editrice La Mandragora, 2006), alla presenza dell’autrice, di Massimo Montanari e dell’assessore Elisabetta Marchetti.

Giulia Ciarlariello