Le Fiamme gialle sequestrano i photored: 15 indagati tra amministratori e dipendenti comunali

Avvisi di fine indagine per il sindaco di Imola Daniele Manca, il suo vice Visani, i suoi ex assessori, quattro dirigenti e due ex capi della Municipale: le accuse sono abuso d’ufficio e falsità ideologica (FOTO)

Immagini di repertorio di photored

Immagini di repertorio di photored

Imola, 19 novembre 2014 - La Guardia di Finanza ha sequestrato gli apparecchi per la rilevazione automatica delle infrazioni semaforiche installati nei comuni di Imola, Castel San Pietro e Dozza. Sono in corso anche le notifiche degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di quindici amministratori, consiglieri e dipendenti comunali, indagati, a vario titolo, per i reati di abuso d’ufficio e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. 

Avvisi di fine indagine quindi per il sindaco di Imola, Daniele Manca, il suo vice, Roberto Visani, i suoi ex assessori, quattro dirigenti e due ex capi della Polizia municipale. Dunque, oltre a Manca e Visani, hanno ricevuto l'avviso di fine indagine (che di solito prelude alla richiesta di rinvio a giudizio) gli ex assessori Daniele Montroni, attuale deputato Pd, Valter Galavotti, Raffaella Salieri, Ivan Vigna, Luciano Mazzini, Monica Campagnoli, Andrea Bondi, Daniele Brighi, ex comandante del Corpo unico di Polizia municipale 5 Castelli, Giorgio Benvenuti, ex comandante della Polizia municipale di Imola, Simonetta D'Amore, segretario generale del Comune, la dipendente Marina Morara, Giancarlo Manara, responsabile pro tempore del servizio Mobilità e Andrea Tommasoli, mobility manager. 

Le indagini delle Fiamme Gialle sono partite dopo la richiesta di approfondimenti della Procura regionale della Corte dei conti per verificare le cause che avevano determinato l’annullamento di numerosi verbali di accertamento per violazioni al codice della strada rilevate con apparecchi per la rilevazione automatica ai semafori. E’ stato riscontrato che l’accertamento delle violazioni era stato effettuato con dispositivi (GUARDA LE FOTO) non direttamente gestiti dalla Polizia municipale, bensì da una società di capitali a partecipazione pubblica non titolata a svolgere compiti di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale.

I finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Bologna hanno constatato che gli apparecchi non rispettavano le prescrizioni del decreto di omologazione del ministero delle Infrastrutture, non riproducevano la documentazione fotografica prevista, erano utilizzati senza la presenza di agenti accertatori e senza adeguata segnalazione per gli automobilisti. Inoltre la taratura non era regolare sulla sincronia con luce segnaletica gialla. Il Gip del tribunale di Bologna ha chiesto il sequestro preventivo dei photored per evitare l'aggravamento o il protrarsi delle conseguenze dei reati contestati, come hanno spiegato dalla Guardia di Finanza.