Demoliscono il muro a picconate, poi ripuliscono una tabaccheria

Ladri in azione di notte sulla via Emilia di fronte a piazza dei Servi

Imola, la tabaccheria colpita dai ladri (Foto Isolapress)

Imola, la tabaccheria colpita dai ladri (Foto Isolapress)

Imola (Bologna), 25 aprile 2015 - Muro sventrato, allarme messo ko e poi sotto con la razzia. È un bottino ricco, che secondo una prima stima potrebbe sfiorare addirittura i 70mila euro, quello su cui hanno messo le mani i malviventi entrati in azione, nella notte tra giovedì e venerdì, alla tabaccheria di via Emilia 328. Siamo di fronte a piazza dei Servi, a pochi passi dall’Orologio.

Ignoti sono arrivati in zona attorno all’una, probabilmente a bordo di un furgone, e si sono concentrati subito sull’antifurto posizionato a pochi metri dall’ingresso del negozio. Prima hanno preso a picconate il muro nel quale l’impianto era incastrato e poi, certi di averlo silenziato e quindi di poter agire indisturbati, hanno forzato la porta e sono entrati nella tabaccheria.

Una volta all’interno, quasi certamente con la saracinesca di nuovo abbassata, via all’assalto. Nel giro di alcuni minuti, dagli scaffali è sparito un vero tesoro: decine e decine di stecche di sigarette, ma anche gratta e vinci e valori bollati. Ripulito il negozio dai pezzi pregiati, e senza aver fatto nemmeno troppi altri danni in giro (muro esterno a parte), i ladri hanno caricato la merce sul loro mezzo e sono ripartiti senza lasciare traccia.

«Erano anni che non ci succedeva una cosa del genere, adesso è dura ricominciare da capo», commenta sconsolata Oriana Sartoni, che assieme al marito Domenico Silimbani gestisce la tabaccheria, di nuovo aperta per tutta la giornata di ieri. Appare incredibile però come, nonostante il rumore fatto dai malviventi per rompere il muro, nel cuore della notte, nessuno in zona si sia accorto di nulla. «Una signora ha detto di aver sentito un botto, ma non si è nemmeno affacciata – racconta la commerciante –. Magari con una chiamata al 112 si sarebbe potuto evitare tutto».

Ai carabinieri, arrivati ieri mattina in tabaccheria per un primo sopralluogo, e che nel pomeriggio hanno raccolto la denuncia del titolare, il compito di cercare di fare piena luce. Le indagini si annunciano però difficili: le telecamere (quelle che il Comune ha installato a uso statistico, non gli occhi elettronici per le multe sistemati poche decine di metri più avanti) si trovano infatti appena dopo la vetrina del negozio e puntano la parte opposta, vale a dire il centro storico. Difficile pensare che i malviventi possano aver imboccato la strada in quel senso di marcia, anziché procedere dal lato opposto e dirigersi verso Faenza approfittando del vicino viale. Ancora da chiarire, invece, se almeno il sistema di videosorveglianza interno al locale possa dare spunti utili agli investigatori.