Tutte le vite di Galanti. Un centro commerciale per l’ex direttore Cesi

Ma il progetto, nel Salernitano, è fermo

Vanes Galanti

MILANO ARCHIVIO ECONOMIA UNIPOLSAI CIMBRI INDAGATO PER AGGIOTAGGIO - VANES GALANTI - FOTO NEWPRESS

Imola, 20 settembre 2014 - IL MATTONE ce l'ha nel sangue, anche oggi. Oggi che, pur da pensionato, Vanes Galanti, ex direttore di Cesi, al pallino dello sviluppo immobiliare continua comunque a non resistere. E poco importa se la 'maglia' è un'altra: con la coop edile ha chiuso ogni rapporto a fine 2013 e Cesi è finita in liquidazione dall'8 luglio. Ora però c'è Unicredit. Già, una banca, l'azionista di maggioranza dell'investimento –un centro commerciale in provincia di Salerno – che Galanti sta curando e che certo non corrisponde a quell'Unipol dove l'ex direttore siede dal 1995 in consiglio d'amministrazione.

Cambiano i 'padroni', ma qualcosa di comune col passato rimane: l'obiettivo è ancora una volta la realizzazione di migliaia di metri cubi di commerciale ma, come in un dejà vu, il progetto è fermo al palo. Da due anni, come riportano le cronache locali. Professionalmente parlando, Galanti nasce con la Cooperativa muratori di Casalfiumanese, poi l'1 dicembre 1977 viene assunto in Cesi dove fa carriera. Nel 1990 diventa direttore generale, ma nel 2007, il 30 novembre, Galanti lascia l'azienda: è sopraggiunta la pensione ma, evidentemente, non la convinzione di non aver più nulla da dare a Cesi. Così, incassato il tfr e le spettanze dovute, l'ex presidente della cooperativa Rino Baroncini riassume Galanti l'1 febbraio 2008, in pianta stabile. Il 10 ottobre dell'anno scorso, il divorzio definitivo, con annessi e connessi monetari. Galanti se ne va con una scrittura privata di conciliazione, qualcosa di più di 300mila euro e il mantenimento dei ruoli in Unipol gruppo che, nel 2013, gli sono valsi un'indennità di 227mila euro. La Cesi invece si dota di un nuovo direttore generale, poco dopo anche di un nuovo presidente e infine a luglio di un commissario liquidatore a cui porta in dote 375 milioni di euro di debiti.

Tornato uomo libero a ottobre, il 19 febbraio di quest'anno Galanti viene nominato amministratore delegato de Le cotoniere spa, una società con sede a Napoli e presieduta da Giovanni Lettieri che ha lo scopo di realizzare un maxi centro commerciale con sviluppo residenziale e direzionale a Fratte (Salerno). Chi è la proprietà? Secondo il bilancio 2013 della società, per il 42,11 per cento di Unicredit, poi Dascal al 28,95, A.G. Immobiliare al 20,26, Mcm holding al 5,79 e Commerciale Salerno al 2,89. A Galanti l'esperienza non manca dopo i centri commerciali realizzati a Chieti, Eboli e Carini (rilevati dal movimento cooperativo per sgravare i debiti di Cesi), Parma (intervento a metà), Soratte (commercializzato solo in parte), Pordenone (la riconversione del cotonificio Ammam non è mai partita) e Imola, dove per immaginarsi la multisala alla Fucina al posto dei campi intorno al casello serve molta immaginazione.