Addio Giro d'Italia? No, nel 2017 la cronometro e tre giorni in Romagna

Niente addio, è un arrivederci: in dirittura d’arrivo i lavori per assicurarsi la tappa

Giro d'Italia, la partenza da Imola

Giro d'Italia, la partenza da Imola

Imola (Bologna), 3 settembre 2015 - Niente Giro d’Italia all’autodromo nel 2016: la corsa, risalendo dal Sud, seguirà altre traiettorie. Non è un addio, ma un arrivederci: quasi sicuramente, Imola tornerà a dipingersi di rosa nel 2017. Con un progetto solido, che coinvolge una buona fetta della Romagna, soprattutto le zone appenniniche: la gara più popolare del Paese consumerà in zona due o tre tappe. Come dire: l’onda lunga del grande ciclismo non è ancora terminata.

Imola resta nel Giro. Con un programma a lunga scadenza, ma a breve termine, almeno per quanto riguarda il decollo: gli organizzatori locali, con l’amministrazione comunale in testa, contano di presentare alla Rcs un pacchetto definito entro un paio di mesi. Non perché abbiano fretta: il percorso del 2017 comincerà a nascere subito dopo la presentazione di quello del prossimo anno, prevista a inizio ottobre. E a Imola vogliono farsi trovare pronti.

Non tramonta il feeling col Giro. Non poteva essere diversamente: la tappa dello scorso maggio, vinta nell’autodromo dal russo Zakarin dopo lo spettacolare finale sul circuito dei Tre Monti, è entrata direttamente nell’albo dei bei ricordi. Per i tantissimi che l’hanno vissuta ai bordi delle strade, a dispetto della pioggia, ma anche per lo staff della Rcs corse: oltre all’invidiabile location del circuito cittadino, il direttore Mauro Vegni e i suoi uomini hanno apprezzato la bontà dell’organizzazione locale, tra le migliori della passata edizione, e l’ottima accoglienza a livello di strutture. Morale: se il Giro vuole ripassare da queste parti non è soltanto per accontentare la richiesta del comitato locale, ma anche per soddisfare l’esigenza della corsa di avere la miglior sistemazione possibile.

Imola non smette di pedalare: delle due, in questi giorni lo farà ancora più intensamente. Nei contatti avuti nelle ore scorse con i dirigenti della Rcs non c’è stata solo la conferma che nel 2016 la corsa toccherà la nostra regione soltanto nel Modenese (arrivo a Sestola e partenza da Modena dopo il giorno di riposo): c’è stata anche un’ampia apertura per l’edizione successiva. Facilmente verrà riproposta l’idea di una cronometro con partenza dal centro storico, arrivo dall’autodromo e un tracciato che tocchi ancora i Tre Monti: sulla lunghezza della tappa deciderà il direttore Vegni, già criticato quest’anno per la misura extralarge dell’unica prova contro il tempo a Valdobbiadene, ma non è difficile ipotizzare una prova fra i 40 e i 50 chilometri. Di sicuro, quel che Imola può già promettere è una grande giornata di ciclismo: non servirà migliorarsi tanto, basterà ripetersi.