Tornano i raid a Montecatone. Casola, ladri messi in fuga dai residenti

Quattro case violate sulla collina: divaricate pure le inferriate. Era dal 2011 che i malviventi non ricomparivano sulla collina. Colpita anche via Zappa

Una foto dalle ronde del 2012

Una foto dalle ronde del 2012

Imola, 21 marzo 2015 - SONO TORNATE le notti insonni. Era dall’inverno 2011 che non facevano più capolino, sulla collina di Montecatone. Sono ricomparse così come le loro creatrici, quelle bande di ladri che hanno di nuovo preso di mira le tante ville alle porte della città. Quattro le case indipendenti violate dai malviventi, giovedì notte. Ma tante anche sono quelle finite nel mirino, nelle stesse ore, a Casola Canina. Una notte da cancellare, scandita dal suono degli sms della ‘catena’ d’allerta tra cittadini, dalle chiamate ai numeri d’emergenza delle forze dell’ordine e da quella quiete interrotta che fatica a ricomporsi.

TRA LE 2 E LE 4 di ieri mattina sono partite almeno quattro segnalazioni, da diversi punti della città, le prime dalla zona di Montecatone per poi chiudere alle 3,45 con l’allerta a Casola Canina, dove provvidenziale è stato l’abbaiare del cane di una famiglia: svegliati i residenti, hanno aperto la finestra riuscendo a cogliere alcuni dialoghi in una lingua straniera tra i ladri che si stavano preparando al colpo e che sono poi scappati su un’auto a fari spenti. Prima, alle 3,30, in via Busa un residente, accendendo la luce, era riuscito a mettere in fuga i ladri che erano già riusciti a forzare una porta e una finestra.

MA LA PAURA maggiore la stanno rivivendo a Montecatone. «Circa una quindicina di giorni fa c’erano stati alcuni furti in abitazione nella zona più a ridosso del cimitero – racconta Maria Rosa Capitani, una delle vittime della nottata di razzia in via Montecatone 8 -. Stanotte (ieri, ndr) alle 2 è toccato a me e ad altre due case». Nel caso della signora Capitani, i ladri hanno usato un cric per divaricare l’inferriata di una finestra a piano terra che dà sulla cucina. «Hanno aperto un varco da cui non poteva passarci nulla di più che un bambino – racconta -. Purtroppo avevamo lasciato gli scuri socchiusi, ma le inferriate erano ‘piene’, molto robuste». Una volta aperta la ‘fessura’ con cric (abbandonato sul retro e recuperato dai residenti), hanno forato con il trapano l’infisso della finestra in corrispondenza della serratura e aperto la finestra. «Hanno fatto in tempo a prendere solo la mia borsa perché i cani ci hanno svegliato e siamo scesi al pian terreno, disturbandoli e facendoli scappare – continua -. Dalla mia borsa hanno preso solo 30 euro in contanti, poi l’hanno lasciata attaccata alla recinzione del mio vicino».

LADRI di nuovo anche in via Zappa, a casa Albonetti che già nell’ondata di furti del 2011-2012 era finita pesantemente nel mirino (fu rubata anche un’Audi, ritrovata poi semi distrutta. In quel periodo i residenti ricorsero anche a pattugliamenti volontari). «Hanno completamente tolto la serratura della portafinestra sul portico che dà su un seminterrato – racconta Chiara –. Fortunatamente avevamo montato dei cicalini magnetici su porte e finestre che suonano quando le due estremità si allontanano più di una certa distanza. Mia madre, non so come, ha sentito il cicalino anche se i ladri l’hanno subito strappato». Colpo fallito quindi, ma quei due episodi hanno subito rimesso in moto la vecchia catena di sms che nel 2011 aveva tenuto sul chi va là un’intera collina. Dopo i colpi sono stati allertati carabinieri e polizia.