Giovedì 18 Aprile 2024

Lunedì si riaccendono i photored, la durata del giallo resta uguale

Bolognesi: "Sono stati dissequestrati gli apparecchi, non ha senso tenerli spenti"

I finanzieri mentre appongono i sigilli sui photored  a Imola, Dozza e Castel San Pietroimola guardia di finanza sequestro photored semafori

I finanzieri mentre appongono i sigilli sui photored a Imola, Dozza e Castel San Pietroimola guardia di finanza sequestro photored semafori

Imola, 27 gennaio 2015 - È deciso: lunedì 2 febbraio verranno riaccesi tutti i photored di Imola, Dozza e Castel San Pietro. La decisione è stata presa dai tre comandanti di polizia municipale dopo che, il 22 dicembre, su ricorso dei tre Comuni, il tribunale di Bologna aveva disposto il dissequestro degli apparecchi oscurati (e rimossi) dalla guardia di finanza il 19 novembre. Tutto funzionerà come prima: le durate dei ‘gialli’ semaforici non sono state riviste e il funzionamento degli apparati sarà a rotazione, su decisione dei singoli comandi, che potranno decidere quali e quante postazioni attivare contemporaneamente, senza ovviamente comunicarlo agli auotomobilisti. Insomma, nulla nella pratica sarà cambiato a partire da lunedì.

Un abisso, invece, separa il nuovo corso dei photored da quello prima del 19 novembre. A fare da spartiacque c’è un’inchiesta della procura di Bologna che vede 15 indagati a vario titolo per abuso d’ufficio e falso (amministratori imolesi in carica ed ex, dirigenti comunali e due ex comandanti di polizia municipale) e che mette nel mirino, tra i vari punti, i tempi di durata del ‘giallo’, le modalità d’installazione dei photored e l’affidamento della loro gestione ad Area Blu. L’inchiesta della Finanza, coordinata e chiusa dal pubblico ministero Antonello Gustapane che non ha ancora chiesto il rinvio a giudizio degli indagati, era sfociata il 19 novembre nel maxi sequestro preventivo di tutte le postazioni sull’Emilia e nell’abitato di Imola. Sequestro annullato poi dal tribunale del riesame il 22 dicembre, ma di cui fino a ieri non si conoscevano ancora le motivazioni.

«Abbiamo deciso, sentito il nostro legale, di riavviare i photored, agendo in maniera coordinata con i tre Comuni così da contenere anche i costi della pubblicità che stiamo sostenendo per informare i cittadini», spiega il sindaco di Dozza Luca Albertazzi che, a caldo, aveva dichiarato di voler leggere attentamente le motivazioni del dissequestro prima di procedere con la riaccensione degli strumenti.

«Le motivazioni tardano ad arrivare e in strada c’è invece un problema di sicurezza quotidiana agli incroci – afferma –. In ogni caso, nel momento in cui, leggendo le motivazioni, trovassimo profili di responsabilità, spegneremo subito i photored». Stessa valutazione anche per i due comandanti di polizia municipale, Vasco Talenti (Imola) e Stefano Bolognesi (Castel San Pietro). «Le motivazioni non sono state depositate, ma non ha senso aver dissequestrato i photored e tenerli spenti – afferma Bolognesi –. Non si può temporeggiare ancora, c’è il problema della sicurezza». Automobilisti avvisati, da lunedì tutto torna come prima, ossia 138 euro in caso di infrazione e sei punti in meno sulla patente. Perché «il rosso ti vede», come recita lo slogan scelto per la campagna di informazione basata sui tre colori del semaforo che ricorda come ci sia «il 46 per cento di feriti in meno ai semafori controllati». Con il ‘giallo’ «rallenta e fermati», mentre con il ‘verde’ «vai e sorridi».