La Madonna del Piratello è salva. Domenica il ritorno in cattedrale

Ultimato il restauro dopo il furto sacrilego

Un’immagine dell’opera con il restauro quasi ultimato

Un’immagine dell’opera con il restauro quasi ultimato

Imola (Bologna), 28 aprile 2016 - Il restauro è praticamente concluso: domenica l’effigie della Madonna del Piratello, rimessa a nuovo dopo le ferite riportate a seguito del furto sacrilego di inizio marzo, torna in cattedrale per dare il via al periodo delle Rogazioni. I tecnici stanno infatti ritoccando gli ultimi dettagli e a breve è previsto il via libera definitivo per il rientro dell’immagine della Vergine nel cuore della città.

«Sono andato di persona a vedere lo stato di avanzamento dei lavori – racconta Franco Camaggi della Confraternita del santissimo sacramento delle Rogazioni, l’associazione incaricata di maneggiare e trasportare l’immagine fin dal 1617 –. E devo dire che stanno procedendo bene: l’intervento è arrivato al 98 per cento e già sabato, nella tradizionale anteprima del pomeriggio a Zolino, e poi la sera in Pedagna, la Madonna sarà al suo posto. Avevamo detto che ce l’avremmo fatta, ed è andata così».

Anche se è stata una vera e propria corsa contro il tempo. E alla fine, anche grazie ai molti frammenti recuperati direttamente sul luogo del misfatto, il santuario del Piratello, i risultati sono sorprendenti. Per questo motivo, nonostante la corona che sovrastava l’immagine, oggetto del furto, non sia stata ritrovata, almeno per il prezioso dipinto caro a tutti gli imolesi (e per certi versi punto di riferimento anche per i non credenti) l’epilogo è stato decisamente positivo.

«È un bel segnale – commenta Camaggi –. E domenica sarà davvero un’occasione particolare perché la ‘botta’ è ancora fresca. Ci sarà sicuramente tanta gente ed è giusto sia così: che tutto ritorni come prima». Non si conosce ancora la cifra necessaria per completare il restauro. Di sicuro, però, non c’è stato bisogno di organizzare nessuna raccolta fondi particolare, come si era ipotizzato in un primo momento.

«Anche parlando con il vescovo – rivela il responsabile della Confraternita – si è ritenuto non necessario farla». A questo punto, sempre nella speranza che il ladro (magari ora che l’eco della vicenda è destinato a spegnersi) accolga l’invito alla restituzione del maltolto lanciato proprio da monsignor Tommaso Ghirelli, per poter scrivere la parola «fine» alla vicenda resta ancora un ultimo tassello. «L’immagine è ricostruita, ma per rimpiazzare la corona dovremo ancora aspettare – fa sapere Camaggi –. La struttura che la reggeva ce l’hanno ancora i carabinieri per gli ultimi rilievi e le analisi di laboratorio. La Madonna andrà in processione senza: così gli imolesi vedranno il dipinto per quello che è».