L’Ausl: "Malori dopo la sagra del porcino"

Castel del Rio, lo specialista Peroni: "I funghi erano commestibili"

Alcuni porcini della sagra di Castel del Rio (foto Isolapress)

Alcuni porcini della sagra di Castel del Rio (foto Isolapress)

Imola, 27 agosto 2014 - Dolori di stomaco e problemi intestinali. Di segnalazioni come queste gli uffici dell’Igiene pubblica dell’Ausl ne ricevono di frequente. Ma ad accomunarne una decina ci sono due fattori: sono arrivate tutte lunedì mattina e tutte da utenti che avevano pranzato o cenato alla Sagra del Porcino di Castel del Rio che si è tenuta nel fine settimana e che verrà riproposta nel prossimo weekend.

«Si è trattato di una sindrome gastroenterica blanda — racconta Gabriele Peroni, direttore dell’Igiene pubblica dell’Ausl —, con coliche addominali e scariche diarroiche. Nessuno dei cittadini che ci ha chiamato si è rivolto al pronto soccorso o al medico di base, ma è evidente che il numero di chi ha accusato malesseri sia più alto».

Ad accomunare i racconti di quella decina di persone, l’aver consumato piatti a base di porcini freschi alla sagra, soprattutto fritti. Ma secondo gli organizzatori la questione non sarebbe così chiara: altre persone che hanno accusato malesseri avevano scelto piatti diversi dai funghi, allargando così lo spettro della possibile causa. «Come Ausl abbiamo il dovere di verificare la natura eziologica delle segnalazioni ricevute — continua Peroni —, ma le telefonate sono arrivate lunedì, a sagra chiusa, dove giustamente non c’erano più materie prime fresche o piatti del weekend conservati. Pertanto non abbiamo potuto fare alcun campionamento. Eseguiremo controlli quando arriverà la nuova partita di funghi. In ogni caso la sagra era regolarmente iscritta nel registro sanitario e i porcini, tutti freschi e di importazione, acquistati da un fornitore con tanto di certificazione dell’ispettorato micologico». Secondo Peroni «non riteniamo che l’origine delle sindromi sia batterica. Non c’è stata un’infezione da funghi dovuta alla loro commestibilità».

E allora cosa può aver causato quei malesseri che, comunque, non risultano accompagnati da febbri o nausee? «Ritengo più verosimile un problema nella preparazione dei piatti — continua —, forse per alcuni funghi non freschi o sovramaturi. E’ più probabile si sia trattato di una sostanza chimica termoresistente che, quindi, con la cottura è rimasta attiva. Ho trovato comunque gli organizzatori della sagra molto responsabili e dispiaciuti e ci siamo confrontati a lungo sul da farsi».

Già, perché questo fine settimana si replica e tutto deve essere perfetto. «Dalle informazioni ottenute e confermate dal dottor Peroni dell’Ausl si tratta di disturbi di entità modesta, in molti casi addirittura modestissima e soprattutto non di natura batterica né virale — dichiara il sindaco di Castel del Rio, Alberto Baldazzi —. Il che è del tutto rassicurante. A me non è successo nulla (il sindaco, ad esempio, non ha consumato piatti a base di pomodoro, ndr), sabato sarò di nuovo lì a cena».