Tensione per la visita del leader della Lega Matteo Salvini: "Se tutti non condannano la violenza, io mi fermo"

La zona è presidiata dalle forze dell’ordine dopo l’aggerssione subita due giorni fa a Bologna (VIDEO)

Matteo Salvini mostra l'auto con il lunotto rotto dagli attivisti nei pressi del campo Sinti (Ansa)

Matteo Salvini mostra l'auto con il lunotto rotto dagli attivisti nei pressi del campo Sinti (Ansa)

Imola, 10 novembre 2014 -  "Aggressione a Bologna, la sede della Lega di Trento attaccata, una stella a cinque punte con minacce sulla sede della Lega di Parma. Un bruttissimo clima. O tutti, senza se e senza ma, condannano e rifiutano qualsiasi tipo di violenza, oppure io mi fermo. Punto".

Queste le parole scritte dal segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, in un comunicato. Intato questa mattina tensione anche a Imola, dopo l'aggressione subita due giorni fa nel capoluogo emiliano, per la visita del leader della Lega Nord. Dopo un tranquillo comizio davanti all'ex cooperativa Terremerse, che fu presieduta dal fratello del presidente della Regione Vasco Errani, poi condannato e per questo dimessosi, un gruppo di manifestanti (GUARDA IL VIDEO) blocca gli accessi alla struttura di via Bergullo che ospita una trentina di profughi del Bangladesh. La zona è presidiata dalle forze dell'ordine. 

La nuova visita in Emilia-Romagna del leader del Carroccio, che ieri aveva fra l'altro fatto tappa a Cesenatico (FC) davanti a un albergo che ospita rifugiati, è cominciata attorno alle 9.30 davanti alla cantina sociale Colli Romagnoli. Salvini ha parlato davanti a una cinquantina di militanti, tra cui il candidato alla presidenza della Regione Alan Fabbri, che tenta di insediarsi al posto lasciato vuoto dal dimissionario Vasco Errani, toccato dall'inchiesta sui finanziamenti avuti dalla coop Terremerse del fratello Giovanni.

In assenza di manifestanti, e comunque sotto la sorveglianza di una trentina di divise di polizia e carabinieri, Salvini ha spiegato di avere scelto questo luogo come simbolo di una vicenda culminata con l'elezioni anticipate del prossimo 23 novembre per la nuova assemblea legislativa e la nuova Giunta regionale. Seconda tappa della visita il Centro immigrato 'La Pascolà di via Bergullo, dove la situazione si è presentata molto meno tranquilla. 

Matteo Salvini, insieme al suo staff, ha intonato, canzone inedita del repertorio leghista, 'Bella ciao" arrivando al centro di accoglienza per profughi del Bangladesh nell'Imolese. Gli immigrati hanno risposto con qualche urla, ma senza incidenti. Il corteo del leader era riuscito a entrare al centro 'La Pascolà di via Bergullo da un ingresso secondario, accompagnato regolarmente dalla scorta di polizia, con cui, si è appreso, a differenza che sabato a Bologna, aveva concordato ora e luogo dell'appuntamento con le forze dell'ordine. Una volta uscito, il corteo è stato affrontato da cinque ragazzi dei centri sociali, ma un commissario di polizia, sceso dalla vettura di scorta, li ha convinti in un attimo a farsi da parte e a far ripartire Salvini e i suoi, senza il minimo problema. Il corteo si è recato a Castel San Pietro Terme, ultima tappa odierna in Emilia-Romagna. 

In mattinata l'ufficio stampa della Lega ha annunciato invece l'annullamento delle tappe pomeridiane del tour di Salvini, a Pieve di Cento e alle 17.30 a Casalecchio di Reno, dove tra le 18 e le 19 era preannunciato un Presidio Sicurezza che creava qualche apprensione per l'ordine pubblico.