Il Mercatone Uno fa ancora gola: riaprono otto punti vendita

Ai commissari sono arrivate 53 domande per rilevare i negozi

Shopping al Mercatone Uno

Shopping al Mercatone Uno

Imola (Bologna), 24 luglio 2015 - Il Mercatone Uno fa ancora gola, eccome. Hanno alzato la mano in 53 tra competitor diretti, operatori del mercato immobiliare, fondi d’investimento e imprenditori di settori adiacenti. Hanno alzato la mano – e inviato una formale manifestazione d’interesse – quando i commissari Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari, che da aprile gestiscono sei società del gruppo di Imola (Bologna) finito in amministrazione straordinaria speciale, hanno aperto i termini dell’avviso internazionale di vendita. Un avviso per dismettere 78 punti vendita (28 dei quali oggi chiusi), in blocco o singoli, e le società del gruppo. E da quei 53 potenziali acquirenti passa il futuro di 3.071 lavoratori in cassa integrazione straordinaria, di altre centinaia di dipendenti non ammessi agli ammortizzatori per via dei loro contratti (come i venditori di mobili a provvigione nei negozi), così come il futuro di montatori, trasportatori e fornitori. Una comunità di migliaia di addetti che, nel 2015, si tiene in contatto dal nord al sud Italia sulla pagina Facebook ‘Mercatone Uno Game over’ che conta 3.500 iscritti. Fondata dal marito di una dipendente Mercatone, ben presto è diventata la piattaforma dove ogni dipendente, anche escluso dalla intranet aziendale perché in ‘cassa’ a zero ore, ha potuto trovare informazioni, mini-corsi di diritto fallimentare (cos’è un concordato preventivo?) o anche solo una parola di conforto.

Intanto una decina di soggetti sarebbe interessata a rilevare tutto, comprese alcune società escluse dalla procedura. Tra le società in bonis c’è anche la Siel di Romano Cenni e famiglia, partecipata da Mercatone, che possiede lo storico punto vendita Mercatone Germanvox di Toscanella di Dozza (Bologna), il primo, aperto nel 1978. Eppure per il patron Cenni fanno ancora il tifo i 70 dipendenti di Toscanella. Un negozio di proprietà della società della famiglia Cenni, la Siel, esclusa dalla procedura. «Sogniamo una catena a marchio Germanvox», hanno raccontato immaginando una catena con una decina di negozi e il ritorno alle origini, al motto ‘La nostra forza è il prezzo’, negli anni finito a far da slogan al rivale Mondo Convenienza. Il rilancio, a Toscanella, nel tentativo di scrollarsi di dosso la cattiva pubblicità portata dai ‘cugini’ di Mercatone Uno prima in concordato poi in amministrazione straordinaria, è iniziato con l’autoproduzione di un catalogo a marchio Mercatone Germanvox, con il pagamento immediato dei fornitori e rispolverando il vecchio slogan.

Anche i commissari sono passati al contrattacco. Dei 78 punti vendita Mercatone Uno, otto riapriranno i battenti oggi dopo un periodo di ristrutturazione e riassortimento del magazzino con la ‘Notte gialla’: l’orario di vendita si protrarrà fino a notte e dalle 19 concerti e feste accompagneranno i clienti di Castegnato (Bs), Lucca, Rimini, Pineto (Te), Verdello (Bg),Villanova Albenga (Sv) e Francavilla Fontana (Br). Discorso a parte per San Giorgio di Piano (Bo) che da oggi sarà M1 Outlet, l’outlet di Mercatone. Altri quattro negozi riapriranno dopo l’estate: Roma, Pombia (No), Carrè (Vi) e Tavernerio (Co). E altri sei possibilmente entro l’anno, portando così il conto a 60 negozi in attività su 78.