Il Mercatone Uno vuole assumere: trecento collaboratori in lizza

I tre commissari: "C’è vitalità aziendale grazie al personale"

Uno dei negozi del MercatoneUn’iniziativa dei sindacati

Uno dei negozi del MercatoneUn’iniziativa dei sindacati

Imola, 4 settembre 2015 - Qualcosa si muove sul fronte Mercatone Uno. Dal Gruppo, per anni azienda storica della distribuzione organizzata del mobile, complemento d’arredo e casalinghi, arriva la proposta di assunzione per 300 lavoratori associati in partecipazione. Proposta rivolta ai collaboratori dei negozi di tutta Italia, in particolare ai venditori. Dunque Imola è esclusa da questa partita, in quanto sul Santerno è presente, in affaccio all’A14, la sede centrale del Gruppo, composta da soli uffici gestionali. Così come è escluso il punto vendita di Toscanella di Dozza che fa capo a un’altra società, la Siel, non coinvolta nel processo di amministrazione. Fu proprio la srl a dare il via, quarant’anni fa, al sogno imprenditoriale del patron Romano Cenni che in seguito si trasformò nelle catene Mercatone Uno e Tre Stelle.

Si prevede quindi che la parte più consistente dei collaboratori sarà inserita nell’area Nord-Est del Paese. Emilia Romagna, Friuli, Veneto e Marche. In particolare, in Emilia sei figure potrebbero essere collocare nel parco commerciale ‘Navile’ di Bologna, solo una invece a San Giorgio di Piano. Il management aziendale è al lavoro per riaprire i battenti, in autunno, di quattro punti vendita: Roma, Pombia (Novara), Carrè (Vicenza) e Tavernerio (Como). Altri sei, invece, riprenderanno il lavoro tra la fine dell’anno e l’inizio del 2016, per un totale di 60 punti operativi sui 78 inizialmente esistenti.

Ma se il vento comincia a soffiare nella direzione giusta, spetta al trio commissariale dirlo. Da aprile Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari gestiscono sei società del gruppo di Imola, finito in amministrazione straordinaria speciale. I commissari per ora segnalano «una ritrovata vitalità aziendale sostenuta dal contributo di tutto il personale». Vitalità che sarebbe dunque sfociata nell’avvio della procedura di stabilizzazione per 300 posti di lavoro. I collaboratori potranno manifestare l’interesse, entro il 30 settembre, al percorso di stabilizzazione con contratto a tutele crescenti. Questa strada infatti è stata favorita, spiegano dall’azienda, dalle novità introdotte dal Jobs Act.

La riforma del lavoro che porta il nome del ministro imolese Giuliano Poletti sarebbe stata quindi la chiave di svolta per intraprendere questo percorso. Processo di stabilizzazione che, comunque, era già stato concordato il 17 giugno scorso con le organizzazioni sindacali. Per i commissari è un’iniziativa che «risponde alle finalità di tutela dei creditori e di salvaguardia dei livelli occupazionali, perseguite dalla procedura di amministrazione straordinaria delle società del Gruppo Mercatone Uno».